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Tampone rapido, nel Lazio tavolo tecnico per abilitare i laboratori privati

Presto anche lo screening nelle scuole con il test salivare

LATINA – Al Goretti di Latina sono già arrivati, ma l’uso che se ne può fare è ancora limitato. Sono i test antigenici rapidi (o tampone rapido) per l’identificazione dell’antigene del virus SARS CoV-2.  I medici di medicina generale non sono sono ancora abilitati a prescriverli.

TAMPONE RAPIDO NEI LAVORATORI PRIVATI – Un passo in avanti invece è stato fatto per consentirne l’utilizzo ai laboratori privati. Si è svolto il tavolo tecnico presso la Direzione regionale Salute dando di fatto il via all’emanazione della prossima  direttiva “per procedere all’abilitazione al test rapido antigenico delle strutture sanitarie private autorizzate all’esercizio per l’attività di diagnostica di laboratorio con settori specializzati per microbiologia virologia e immunologia nel rigoroso rispetto delle procedure di contenimento, del corretto utilizzo dei dpi, e nella garanzia di percorsi separati, sul modello di quanto già accade per i test sierologici”, si legge in  una nota.

LA TARIFFA CALMIERATA – Il test costerà 13,94 euro (tariffa calmierata). In caso di positività al test dovrà essere eseguito il tampone molecolare presso i drive-in regionali, muniti del referto di positività al test antigenico, di tessera sanitaria e ricetta dematerializzata, così come avviene già oggi per i test sierologici. “Tale metodologia  – spiegano dall’assessorato regionale alla Sanità – consentirà di ampliare la rete di testing per screening consentendo di recarsi presso le strutture private abilitate con oneri a carico dell’utente. Rimane gratuita e quindi a carico del Servizio sanitario regionale tutta l’attività nei drive-in e nella rete Coronet sia per i test rapidi antigenici che per i tamponi molecolari. Inoltre si sta completando la gara assieme alla Regione Veneto per acquisire un milione di test rapidi antigenici da utilizzare nell’attività di screening soprattutto nelle scuole”.

A proposito di questo, oggi,  da Rieti, il direttore sanitario dello Spallanzani, Francesco Vaia,  ha assicurato che entro fine mese “saranno disponibili i test salivari che si stanno testando all’Istituto Nazionale di malattie infettive”.

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