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la querelle

Covid-19, nuova impennata a Latina e provincia: oggi i contagiati sono 49

Polemica Durigon sulle parole di Casati: "La Asl mi ha detto che non sono sottoposto a misure restrittive"

LATINA – Sono 49 i nuovi positivi a Latina e provincia. Lo anticipa il direttore generale della Asl di Latina Giorgio Casati chiarendoci il senso di quanto detto in un’intervista radiofonica che ha fatto arrabbiare il deputato della Lega Durigon.

“Abbiamo tanti problemi che ci derivano dall’aumento dei contagi e il caso dell’evento elettorale della Lega a Terracina è l’ultimo”, dice Casati. “Pensavo di essere stato chiaro. Quello che ho detto durante l’intervista a Radio Capital è che si deve stare a casa se si è avuto un contatto e l’indicazione non vale solo per Salvini e Durigon, ma per tutti i cittadini. Per me, come direttore di una Asl, in questo momento, Salvini e Durigon sono due cittadini e la regola vale per tutti”.

Il deputato della Lega Claudio Durigon non ha apprezzato le parole di Casati che sono state rilanciate anche dalle agenzie di stampa: “Comprendiamo perfettamente la smania di visibilità del direttore generale della Asl di Latina anche se sarebbe più opportuno, prima di parlare, che si informasse sulle decisioni dei suoi uffici – dichiara in una nota – Così mentre Giorgio Casati pontifica caldeggiando isolamenti per il segretario della Lega e per il sottoscritto per aver partecipato all’evento di Terracina, la Asl di Latina mi scrive per dirmi che non sono sottoposto ad alcuna misura restrittiva. Forse un pizzico di serietà in più farebbe stare più tranquilli i cittadini”. Durigon assicura che farà comunque in giornata il test di controllo per il Covid 19.

“E’ il Dipartimento di prevenzione ad avere le competenze per tracciare i contatti attraverso indagini che vengono svolte intervistando il diretto interessato e chi era presente all’evento. Saranno loro a stabilire se Durigon ha avuto contatti a rischio. Quello che io ho detto è che se non c’è la certezza della negatività, chi ha avuto contatti diretti dovrebbe stare in isolamento. Chi non ha avuto contatti diretti dovrebbe fare il tampone e, fino a che non ha il risultato del tampone, dovrebbe stare in isolamento“.

In una nota ufficiale arrivata nel pomeriggio, il manager Casati puntualizza ulteriormente: “In merito alla presunta affermazione “Salvini deve stare a casa”, si precisa che, durante l’intervista rilasciata a Radio Capital a fronte della richiesta di informazioni sulle posizioni dei leader della Lega che hanno partecipato al comizio elettorale di Terracina, è stato risposto che non vengono rilasciate dichiarazioni su singoli casi per quanto riferibili a persone note. Sono state invece richiamate le regole di comportamento generale…  Se un soggetto, indipendentemente da come si chiama o dal ruolo che svolge, rientra o meno tra quelli che devono rispettare l’isolamento fiduciario, dipende dal suo status di “contatto primario” o dal fatto che ha effettuato un tampone di controllo. È evidente  – conclude Casati – che l’interesse mediatico, generato dal rilievo della situazione di positività di un soggetto nell’ambito di una iniziativa politica, può comportare che alcune dichiarazioni possano anche essere male interpretate. Se non si è riusciti ad essere sufficientemente chiari nel corso dell’intervista dispiace, ma il senso autentico della dichiarazione consisteva nel riportare l’attenzione sulle regole generali e non certo argomentare su posizioni individuali”.

Lo screening legato all’evento di Terracina riguarda circa 500 persone che da oggi e fino a giovedì sono chiamate a fare il tampone rapido presso la postazione allestita allo Stadio Colavolpe.

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