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l'incontro

Rientro a scuola in presenza, appello consegnato al Presidente della Regione Lazio

L'assessore Di Berardino: "Scuola e didattica in presenza centrali al di là dell'emergenza"

Un appello per la riapertura in presenza delle scuole superiori del Lazio  è stato consegnato questa mattina al presidente della Regione Nicola Zingaretti dal coordinamento “Priorità alla Scuola” in un incontro con l’assessore regionale al ramo Claudio Di Berardino. A firmarlo una rappresentanza della comunità scolastica, associativa, scientifica e  culturale del Paese composta da ActionAid, dal Coordinamento Presidenti Consiglio d’Istituto Lazio, dal  Forum Disuguaglianze e Diversità   e ‘OQuarantotto. L’appello è stato contestualmente inviato al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e alle massime istituzioni dello Stato

Citando gli studi dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) italiano che dimostrano “lo scarso contributo dato dalla scuola all’epidemia in Italia: solo il 2% dei focolai nel periodo 31 agosto – 27 dicembre”, il coordinamento chiede che siano “garanti i diritti costituzionali dei minori, attualmente violati dalle disposizioni governative italiane”. Si chiedono in sostanza azioni per  garantire la didattica in presenza, la prevenzione sanitaria, la qualità dell’apprendimento.

“Come assessorato alla Scuola e Formazione della Regione Lazio  – dice Di Berardino commentando l’incontro – a parte nostra abbiamo sottolineato l’importante lavoro svolto nelle ultime settimane, in raccordo con le Prefetture, l’ufficio scolastico regionale, le organizzazioni sindacali e l’associazione presidi per assicurare una ripresa delle attività in presenza per le scuole superiori; abbiamo ricordato la serie di azioni, dal potenziamento del trasporto pubblico ai test gratuiti e senza prescrizione per tutti gli studenti. A questi macro interventi si uniscono la riduzione della durata dell’orario delle singole lezioni, il doppio ingresso con scaglioni all’60% e 40%, il monitoraggio costante sull’andamento epidemiologico sulla popolazione scolastica.

Per noi  .- conclude l’assessore regionale – il tema della scuola e della didattica in presenza rimane centrale al di là dell’emergenza. L’emanazione della nostra ordinanza, che prevede la ripersa per le scuole secondarie superiori il 18 gennaio, è stata dovuta esclusivamente alla necessità di tutela della salute pubblica”.

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