LATINA – Oggi, nel giorno in cui si raggiungono le 40mila dosi somministrate agli ultraottantenni, equivalenti a circa il 10 % del totale degli over 80 residenti nel Lazio, si apprende che a partire da lunedì prossimo (15 febbraio) raddoppieranno le somministrazioni nel punto vaccinale della Asl di Latina istituito al Goretti.
La Regione Lazio ha previsto un incremento delle dosi a disposizione della Asl di Latina e invece delle 60 dosi giornaliere nella tensostruttura di Via Canova ne saranno somministrate 120. Una decisa accelerazione, ancora insufficiente, però, a dare alla campagna vaccinale la velocità richiesta. “Tutto dipende dal numero delle dosi di cui disponiamo – spiega Loreto Bevilacqua, direttore del Dipartimento di Assistenza Primaria della Asl di Latina – Una cosa è certa che, non appena saranno disponibili più fiale, aumenteremo le somministrazioni anche negli altri punti vaccinali”.
LUNEDI’ VIA AD ASTRA ZENECA – Intanto la Asl di Latina si prepara a vaccinare gli under 55. Dopo l’avvio della campagna oggi a Fiumicino, da lunedì 15 febbraio cominceranno le somministrazioni di Astra Zeneca anche in provincia. “Procederemo secondo le indicazioni ministeriali – spiega ancora Bevilacqua – con i professori, le forze armate e le forze dell’ordine, il personale degli istituti penitenziari, che chiameremo noi; quindi, esaurite le categorie per le quali è prevista la priorità, si chiamerà per anno dal ’66 in giù. Potremo essere più precisi non appena sarà pubblicata la nota della Regione Lazio”.
I MEDICI LIBERO PROFESSIONISTI – Ma prima di tutti – così come sta avvenendo a Roma – saranno vaccinati i medici liberi professionisti che sono rimasti indietro rispetto alle altre categorie e visto che il vaccino di cui si dispone è Astra Zeneca, solo gli under 55. In provincia di Latina si tratta di 320 medici privati di un totale di 720 già prenotati.
“Nel Lazio ci sono circa 14mila medici liberi professionisti ancora in attesa di essere vaccinati”, fa notare il presidente dell’ Ordine dei Medici di Roma, Magi, che con il collega di Latina, Giovanni Maria Righetti, critica la Regione anche per la sospensione, a partire dal 14 febbraio, della piattaforma per le adesioni alla vaccinazione anti SARS-CoV-2 riservata alla categoria. I camici bianchi che operano in regime privatistico, e fra questi c’è la categoria ad alto rischio degli odontoiatri, fanno notare che molti amministrativi delle Asl e aziende ospedaliere del Lazio sono stati vaccinati ben prima dei medici privati. Quanto al tipo di vaccino: “Molti colleghi stanno protestando- commenta ancora Magi- perche’, essendo sanitari, avrebbero preferito avere una piu’ ampia copertura e ricevere il vaccino Pfizer piuttosto che quello di AstraZeneca. E invece Pfizer e’ andato ai non sanitari”. Ma I vaccini non vanno tutti bene? “Assolutamente si’- risponde Magi- un vaccino e’ sempre un vaccino e colgo l’occasione per ricordare che l’obiettivo finale e’ cercare di dare una copertura vaccinale a piu’ persone possibili e nel minor tempo possibile, indipendentemente dal vaccino. Dobbiamo pero’ prendere atto dei vaccini che i decisori ci mettono a disposizione, Non possiamo fare altrimenti”, conclude.
Dalla prossima settimana, a regie, dovrebbero essere 5000 al giorno in tutta la Regione le dosi di Astra Zeneca somministrate nel Lazio.