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l'intervista

Amministrative rinviate, il sindaco di Latina: “Sono uno sportivo, rispetto l’avversario, ma scendo in campo per batterlo”

Coletta su Covid, scuole, progetti europei e sul video di sostegno al clan "dimostrazione di debolezza"

LATINA – Le elezioni amministrative sono state ufficialmente rinviate. Il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto legge che fa slittare il voto al periodo compreso tra il 15 settembre e il 15 ottobre 2021. Dunque, anche a Latina, i competitor avranno qualche mese in più per presentarsi all’elettorato e soprattutto qualche tempo in più per ufficializzare le proprie candidature. L’unico infatti ad essere sceso ufficialmente in campo, sostenuto dal Pd e aperto a tutte le forze e i singoli che si riconoscono nel progetto civico, è l’attuale sindaco Damiano Coletta che questa mattina era con noi su Radio Immagine.

La prima cosa che volevo chiederle Sindaco riguarda lo slittamento delle elezioni amministrative per i rischi legati alla pandemia. Qualche mese in più per prepararsi ad una competizione elettorale che non sarà facile, ma che, per ora, non ha altri candidati ufficiali in campo a parte lei. Lei chi pensa potranno essere i suoi sfidanti e come vede questo rinvio?

Il rinvio ci sta, per i rischi legati alla pandemia, ma io sono uno sportivo e sono abituato ad allenarmi e a farmi trovare sempre pronto. La nuova data ci lascia qualche tempo in più, ma il nostro compito ora è lavorare, lavorare, lavorare, per la città e il bene comune, anche per il futuro. Quanto alla seconda domanda, parlo sempre da sportivo, l‘avversario non si sceglie, lo si deve rispettare e lo si deve battere quando è il momento di scendere in campo. Nel poco tempo che rimane quello che mi interessa è costruire una coalizione ampia, diligente con chi ha preso le distanze da quella Latina che aveva generato un sistema. Penso che stiamo dimostrando solidità dal punto di vista amministrativo, la città è in acque tranquille, con i conti a posto e ora con il Recovery Fund dobbiamo guardare veramente all’Europa, questo è il mio impegno mentale e anche politico.

Latina è tornata sulla scena nazionale, di recente, stavolta non tanto per i meriti, ma per le inchieste che hanno riguardato la criminalità organizzata e più di recente per un video con cui un gruppo –  che è stato identificato dalla polizia – inneggia alla violenza e ai clan. Ne ha parlato ieri anche la Ministra dell’Interno Luciana Lamorgese rispondendo ad un Question Time presentato dal parlamentare di Formia Raffaele Trano. C’è stato di recente anche il caso delle villette a schiera completamente abusive realizzate in una zona di campagna a Borgo San Michele sempre da esponenti di famiglie rom e oggi sequestrate. Lei sindaco ha ripetuto più volte “Latina non è questa”

Si, questa non è Latina, l’episodio è inquietante, ma non va né sottostimato, né sovrastimato. Dobbiamo partire dal fatto che questa città è uscita fuori da quel sistema e secondo me questo episodio è anche un segnale di debolezza. Lo spartiacque è sempre l’operazione Don’t Touch, ma da allora poi grazie al lavoro della magistratura, della Direzione Distrettuale Antimafia, grazie al lavoro delle forze dell’ordine e l’ultima operazione Reset è una testimonianza, poi la politica deve saper rispondere e con noi quel sistema sta fuori grazie alla cultura dell’equità e della legalità.  Ha detto delle ville abusive, sono state sequestrate e si sta procedendo allo sgombro, poi si procederà anche alla demolizione. La repressione esiste, ma deve esistere anche la prevenzione, per questo con l’Ater stiamo partecipando ad un bando per un intervento importante di riqualificazione del quartiere Q4, che riguarda parchi attrezzati, piste ciclabili, un centro sociale, questa è la risposta di un’amministrazione sana.

Sindaco, riapriranno i teatri il 27 marzo, e Latina? Il nostro teatro è ancora chiuso, a che punto siamo?

E’ bene che i cittadini sappiamo che questo teatro lo stiamo rifacendo da capo e che ci siamo trovati a fare lavori non fatti negli ultimi 30 anni, C’ è una certificazione al momento del collaudo che dice che “i lavori di impiantistica termica, di condizionamento, non sono tecnicamente collaudabili perché non rispondono alla normativa vigente, normativa sopraggiunta dopo l’esecuzione di lavori. Da allora i lavori non sono stati più fatti e quindi, andare a mettere mano su una situazione così gravemente penalizzata, ha richiesto veramente tanto tempo al netto magari anche di qualche errore. E’ bene che si sappia che in questo momento il progetto sta al comando provinciale (dei vigili del fuoco),  poi andrà al comando regionale e adesso si potrà chiedere una deroga, ma bisogna studiare quando si fanno certi commenti. La deroga alla riapertura non si può  chiedere quando mancano cento interventi, si possono fare quando si è quasi in dirittura d’arrivo. Io l’impegno di riaprire il teatro prima della fine del mandato lo mantengo, però è opportuno che la gente sappia quanti interventi sono stati fatti. Anche lì, il lavoro di bonificha e di semina, il discorso è sempre lo stesso.

Veniamo all’argomento che ci accompagna da un anno esatto a questa parte, il covid. La preoccupazione torna a salire soprattutto per la diffusione nelle scuole. C’è già stato un primo vertice in prefettura e oggi tornerete ad incontrarvi anche con la Asl per monitorare la situazione. Partiamo dai dati locali che riguardano Latina: quanti contagiati abbiamo in questo momento, qual è la reale situazione anche per quello che riguarda le scuole?

Sono in contatto costante con la ASL, come sindaco del capoluogo, essendo anche presidente della conferenza dei sindaci della sanità e anche come medico. La scorsa settimana noi eravamo la penultima provincia in termini di percentuale di contagi. Oggi c’è un incremento, ma situazione sul Latina in questo momento rimane sotto controllo. A stare ai numeri, a Latina abbiamo 529 positivi che sono seguiti a domicilio e 41 ricoverati. C’è però un rapporto tra i guariti e i nuovi contagiati che, in questo momento, ci consente di dire che la situazione è sotto controllo.

Rispetto al tema delle scuole (oggi ci sarà un nuovo incontro in prefettura), anche qui, incrociando i vari dati, la situazione rimane comunque sotto controllo. E’ vero che dobbiamo tenere duro perché si deve procedere alla vaccinazione dei docenti; c’è poi il problema che nel momento in cui un insegnante viene messo in quarantena non incide solo sulla su una classe ma incide parallelamente su più situazioni però la situazione è sotto controllo e nel pomeriggio faremo una valutazione ulteriore al tavolo della Prefettura. È bene che si sappia che abbiamo fatto un intervento sui trasporti molto importante che ci ha consentito, grazie anche alla disponibilità di 12 bus messi a disposizione della Regione Lazio, di fare 1100 km in più al giorno, con 72 corse in più,  quindi il tema della criticità  dei trasporti è sotto controllo. Verificheremo se l’incremento dei contagi è dipeso davvero dalle scuole, riferendoci a  33 casi di ieri, solo un nuovo contagio è avvenuto in ambito scolastico.

Chiudiamo con un’immagine positiva, quella di Latina città-laboratorio. E’ arrivata da poco dall’Anci la notizia che Latina è uno dei 10 comuni scelti per sperimentare un modello di città più inclusiva, vivibile, verde una Next generation city, che progetto è?

Ho ricevuto tanti complimenti a livello nazionale dagli altri sindaci per questo. Abbiamo presentato con altri Comuni  il bando La Macchina dell’Acqua che è stato ritenuto meritevole. Cerchiamo di valorizzare tutto il sistema idrico del nostro territorio, arriveranno risorse, l’Anci ci supporterà a livello progettuale. Ecco quando parliamo di immagine diversa di questa città, Latina sta avendo una considerazione diversa sia a livello nazionale che europeo. La strada è questa.

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