LATINA – “Il covid-19 ha evidenziato le tante risorse che Latina ha, ora dobbiamo metterle a sistema nella prospettiva di realizzare un importante Distretto della Salute. Un progetto al quale vogliamo lavorare con impegno”. Il sindaco di Latina Damiano Coletta è intervenuto questa mattina su Radio Immagine dopo la visita di ieri al Centro Sociale Vittorio Veneto dove è in corso la campagna vaccinale con Astra Zeneca.
Una visita istituzionale dopo lo stop della scorsa settimana che anche sul territorio della Asl di Latina ha fatto aumentare le defezioni tra i prenotati, un peccato, visto che tanti, anche fragili, chiedono di essere messi in sicurezza e la macchina tarda a rispondere.
Sindaco, che impressione ha avuto. Abbiamo sentito un clima di sfiducia, di importanti flessioni nell’adesione alla campagna vaccinale con il siero anglo-svedese
Ho voluto dare un segnale di presenza come sindaco e come medico. Mi pare però che tra i nostri cittadini prevalga il buon senso. Secondo i dati della Asl solo il 5,7% non si è presentato per la somministrazione e spero che questa pagina sia archiviata definitivamente e sia chiaro a tutti che l’unico strumento che abbiamo è la vaccinazione
Lei ha detto qualche giorno fa, in Consiglio comunale, non voglio passare davanti a nessuno, ma se è necessario sono disposto a dare il buon esempio e a vaccinarmi con Astra Zeneca
Era intenzione mia e dei miei colleghi sindaci delle città italiane di medio-grandi dimensioni, in accordo con il Governo, di fare un’iniziativa comune. Non c’è stato il tempo materiale, ma credo che come sindaci dobbiamo dare il buon esempio e deve essere chiaro che sprecare dosi oggi è un delitto. La Asl assicura che esiste una “panchina“, strutturata nel rispetto delle priorità per categorie, mi auguro che questa panchina funzioni davvero bene e che non vada persa nemmeno una dose.
Anche a Latina, sperando che le dosi arrivino davvero, è richiesto da qui a breve un aumento significativo delle vaccinazioni. Servono quindi altri spazi, avete svolto dei sopralluoghi con la Asl in questi giorni?
Sì, abbiamo subito reso disponibile un’altra ala del Centro Anziani cosa che consente di non spostare le risorse professionali dividendole in più sedi; c’è la possibilità di utilizzare alcuni locali della parrocchia di San Francesco e quando la stagione sportiva sarà terminata, si può pensare di mettere a disposizione il Palabianchini, Latina deve diventare un hub vaccinale.
Sindaco, una domanda alla quale potrà non rispondere perché tocca la sua privacy. La settimana scorsa il dottor Equitani che dirige il Centro Trasfusionale del Goretti ha lanciato un invito a chi ha avuto il Covid ed è guarito a donare il sangue perché si cercano donatori di sangue iperimmune da usare come terapia per alcuni pazienti covid. Lei ha avuto il virus ed è guarito: ha raccolto l’invito?
Effettivamente non amo fare pubblicità, ma in casi come questo il mio ruolo mi impone di essere di esempio e quindi la risposta è sì, sono andato a fare il prelievo, ma essendo passati tre mesi dalla malattia, il titolo anticorpale, non era sufficiente. Mi consente di essere protetto, ma non di donare. Invito però tutti i concittadini che abbiano avuto l’esperienza di essere contagiati, di recarsi al Goretti, perché in questo momento c’è bisogno dell’aiuto di tutti, chi ha un’arma potenziale da offrire è giusto che la metta a disposizione.
Il nome di Latina di recente ricorre in importanti sperimentazioni nazionali
Si, voglio sottolineare che la Asl di Latina è tra i centri-pilota nella sperimentazione del vaccino Reithera; il Goretti è entrato anche nella sperimentazione degli anticorpi monoclonali che fra l’altro sono prodotti da un’azienda di Latina, la BsP Pharmaceuthical. Tutto questo rientra in una serie di risorse che Latina ha e che vorremmo mettere a sistema nella prospettiva di creare un importante Distretto della Salute su questo territorio. Ripeto, abbiamo tante risorse, il Covid le ha messe in evidenza, dobbiamo metterle a sistema”.