LATINA – Da oggi il Lazio torna in zona arancione dopo le chiusure delle festività pasquali. Potranno riaprire i negozi, mentre per bar e ristoranti sarà possibile lavorare ancora solo per asporto e consegne a domicilio. In zona arancione sarà possibile muoversi nel proprio comune, tra le 5 e le 22, mentre gli spostamenti verso altri comuni o regioni sono consentiti solo per le note tre motivazioni: comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute. E’ consentito il rientro nella propria residenza, domicilio o abitazione, così come è possibile andare nelle seconde case sia all’interno che fuori la regione.
Sono ancora sospese le attività di servizi di ristorazione all’interno dei locali (tra cui bar, ristornati, gelaterie e pasticcerie); l’asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze dei locali, è concesso fino alle 22, ridotto fino alle 18 per bar e altri esercizi simili senza cucina, mentre è sempre consentita la consegna a domicilio. Ed è anche per questo che oggi a Roma si terrà una manifestazione dei commercianti, ultima tappa del tour #ioapro, proprio per chiedere al governo la possibilità di riaprire con tutte le accortezze del caso.
Riaprono invece i negozi e le attività, compresi anche estetisti e parrucchieri; le attività dovranno restare chiuse nei giorni festivi e prefestivi nei centri commerciali dove rimangono aperti solo farmacie e parafarmacie, presidi sanitari, lavanderie, tintorie, punti vendita di generi alimentari, di prodotti agricoli e florovivaistici, tabacchi, edicole e librerie.
Restano chiuse invece fino al 30 aprile palestre e piscine. Sarà consentito svolgere attività sportiva o attività motoria all’aperto, anche presso aree attrezzate e parchi pubblici, purché comunque nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno 2 metri per l’attività sportiva, salvo che sia necessaria la presenza di un accompagnatore per i minori o per le persone non completamente autosufficienti. E’ consentito recarsi presso centri e circoli sportivi, pubblici e privati, del proprio comune o, in assenza di tali strutture, in comuni limitrofi, per svolgere esclusivamente all’aperto attività sportiva di base. E’ interdetto l’uso di spogliatoi interni nei circoli.