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l'inchiesta

Un indagato per l’uccisione dell’ambasciatore italiano Attanasio e del carabiniere di Sonnino Vittorio Iacovacci

L'ipotesi di reato per un funzionario Pam è omesse cautele

LATINA – Dopo gli arresti del 21 marzo in Congo ad opera delle autorità locali, c’è un indagato per gli omicidi dell’ambasciatore italiano Luca Attanasio e del carabiniere di Sonnino Vittorio Iacovacci, morti il 22 febbraio scorso mentre si spostavano a bordo di un convoglio umanitario. E’ un funzionario del Programma alimentare mondiale (Pam), un cittadino congolese incaricato della sicurezza del convoglio sul quale viaggiavano Attanasio e Iacovacci. L’uomo era stato ascoltato dai magistrati della Procura di Roma nell’ambito della delicata inchiesta ed è ora accusato di omesse cautele (art. 437 c.p.) La notizia è stata anticipata dal sito internet del quotidiano Il Messaggero.

Nessun indagato invece per il secondo filone, in cui si ipotizza il reato di tentativo di sequestro di persona con finalità di terrorismo. Le indagini dei magistrati capitolini sono affidate al Ros.

Sabato scorso, proprio Iacovacci era stato ricordato dal comandante generale dei Carabinieri, il generale di Corpo D’Armata Teo Luzi, nel suo discorso in occasione delle celebrazioni ufficiali per il 207° Anniversario di fondazione dell’Arma come “concreta dimostrazione della silenziosa fedeltà dell’Istituzione alla Nazione che vede ogni militare mantenere fede al proprio giuramento”.

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