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Un noi da costruire

A Formia il rapporto Caritas: povertà in aumento sul territorio dell’arcidiocesi di Gaeta

Il peso della pandemia e le azioni messe in campo dai volontari

FORMIA – E’ stato presentato a Formia, nel complesso archeologico di Caposele, il nuovo rapporto della Caritas diocesana di Gaeta,  aggiornamento periodico in termini numerici sulle povertà del territorio diocesano, ma anche un’occasione d’incontro e confronto tra chi, per varie ragioni, si occupa delle tante persone in condizioni socio-economiche precarie. Sotto il titolo “Un noi da costruire”, la fotografia dell’incremento esponenziale delle richieste d’intervento e le nuove povertà emerse soprattutto a causa degli effetti della pandemia.

“Il senso di quel Noi è quello di una rete da costruire insieme a chi vorrà davvero esserci. In questo modo saremo una forza straordinaria” ha sottolineato in apertura l’arcivescovo di Gaeta Luigi Vari dando poi la parola a  don Mariano Parisella, già direttore della Caritas diocesana, che ha esposto i dati sulle povertà, prima a livello nazionale grazie al collegamento con Federica De Lauso di Caritas Italiana e poi quelli dell’arcidiocesi di Gaeta, con la sintesi degli esperti Ugo Tomassi e Anna Corrado.

Una situazione che ha generato azioni: “La precarietà occupazionale, già rilevata negli scorsi anni – si legge in una nota della Caritas – , ha stimolato l’avvio del progetto OrA (Orientamento Attivo al Lavoro) raccontato dai referenti di progetto, Maurizio Fiorillo e Milena Marroco, e dalla testimonianza diretta di Shola, un ragazzo nigeriano attualmente coinvolto in un tirocinio formativo. Nel racconto delle nuove povertà, la professoressa Maria Giovanna Ruggieri ha esposto il progetto “Casa Bakhita”, in favore delle donne in difficoltà mentre Carlo Tucciello ha dato un approfondimento sull’azzardo con i dati inerenti il Lazio sud, sempre più preoccupanti in termini di spesa pro-capite e di “disturbo da gioco d’azzardo” come nuova forma di dipendenza patologica”.

“La Caritas non va pensata come un ente assistenziale che eroga beni, ma come la Chiesa tutta che si fa “presenza solidale” e “coscienza critica”, che si mette in gioco andando alla radice dei problemi, incontrando le persone e ascoltandole nei loro bisogni reali”, ha concluso don Alfredo Micalusi, direttore di Caritas diocesana di Gaeta.

 

 

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