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il libro

Santo Stefano tra le “Isole Carcere” di Valerio Calzolaio

L’Autore: “Rappresenta un “unicum” tra le oltre 270 isole prese in esame”

LATINA – Il percorso di conoscenza del Progetto di recupero dell’ex Carcere di Santo Stefano, di recente intitolato a David Sassoli, si arricchisce di un importante capitolo con la presentazione a Roma mercoledì 23 febbraio al Palazzo delle Esposizioni del libro “Isole Carcere. Geografia e Storia” di Valerio Calzolaio, edito dalle edizioni Gruppo Abele, all’interno del quale viene tratteggiata l’antichissima pratica della “deportatio in insulam” con un ampio excursus narrativo che nasce dall’esame di oltre 270 isole nel mondo. Tra questi 22 sono i casi che vengono approfonditi in apposite schede dedicate,  e l’ex carcere borbonico di Santo Stefano di Ventotene, come scrive l’Autore, “rappresenta un unicum tra le oltre 270 isole da me prese in esame in oltre 25 anni di raccolta di dati.”

Il libro sarà presentato dalla Commissaria di Governo Silvia Costa, che ha promosso l’evento, insieme a Don Luigi Ciotti, fondatore del Gruppo Abele e di “Libera”, al magistrato e scrittore Giancarlo De Cataldo e allo storico Anthony Santilli, responsabile del Centro documentazione del confino e detenzione del Comune di Ventotene.

Una pubblicazione nuova, infatti nel panorama letterario dal momento che non esiste nel mondo ad oggi uno studio sul fenomeno dell’uso detentivo delle isole, diffuso in tutto il mondo comune e in tutte le civiltà.  La narrazione si sviluppa su registri che incrociano il terreno socio-culturale, oltre che geografico e storico.

“Sono grata a Valerio Calzolaio per avere sviluppato una inedita ricerca che consente una ricostruzione della insularità legata all’esilio e alla detenzione nel mondo e nel Mediterraneo. Qui le isole di Ventotene e di Santo Stefano sono luoghi emblematici per ripercorrere una narrazione che va dall’esilio alla “relegatio ad insulam” di epoca romana- iniziata con Giulia, figlia di Augus o- alla detenzione politica, all’ergastolo, al confino, fino alla concezione costituzionale della pena come rieducativa e non come vendetta sociale. Credo che questo libro offra una chiave culturale per affrontare non solo il tema della pena ma anche l’evoluzione di questi luoghi, diffusi su tutto il pianeta – ha detto Silvia Costa  – Tra tutti i casi trattati emerge con grande forza la visione a 360 gradi del Progetto di recupero e valorizzazione dell’ex carcere Borbonico che coniuga cultura e natura, nell’obiettivo di preservare un luogo così simbolico ma anche di restituirlo per parlare di valori, libertà e democrazia alla comunità internazionale e in particolare alla Next Gen Eu.”

Per don Luigi Ciotti “il libro può essere letto come una suggestiva metafora: il primo carcere siamo noi stessi, quando diventiamo isole. Quando cediamo all’egoismo e alla competizione. Quando ci arrocchiamo dentro identità fasulle, o ci trinceriamo dietro ai dogmi di saperi puramente tecnici. Quando ci rendiamo irraggiungibili dai dubbi, dalle emozioni e dallo stupore. L’io è un’isola-carcere dalla quale è fondamentale evadere, per tornare alla meraviglia dell’incontro con gli altri, che è poi la meraviglia della vita.”

Anthony Santilli sottolinea che “Il rapporto tra insularità e relegazione nel mondo testimonia un’esigenza che il potere ha sempre mostrato sin dai tempi più antichi: quella di allontanare soggetti giudicati indesiderati e pericolosi non solo dalle società ma anche dalla vista. Il mare che le circonda ha rappresentato per anni una frontiera invalicabile, anche dalla conoscenza storica. Comprendere le diverse sorti che hanno avuto questi spazi, nelle rispettive tragiche peculiarità, è un atto quanto mai necessario anche per riflettere sul ruolo che molte di queste isole hanno ancora oggi come luoghi di detenzione”

Conclude Valerio Calzolaio “Per ragioni istituzionali e curiosità personale raccolgo informazioni e materiali sul fenomeno delle isole carcere da almeno un quarto di secolo. Da tempi antichissimi gruppi umani hanno deciso di relegare altri esseri umani su isole di ogni parte del pianeta, più o meno grandi, più o meno vivibili, per punizione. Nel volume racconto geografia e storia del fenomeno: solo fra quelle più piccole ho elencato 270 isole carcere, un terzo ancora aperte, tra tutte Santo Stefano è un unicum per la forza della visione del Progetto di recupero legata alla valorizzazione culturale.”

INFO – La presentazione nell’Auditorium del Palazzo delle Esposizioni il 23 febbraio dalle 17.30 alle 19.30 È possibile assistere in presenza inviando una richiesta a commissario.cis.santostefanoventotene@governo.it o partecipare in formula blended attraverso la pagina facebook@commissariocissantostefanoventotene

(I posti sono limitati alla effettiva capienza della sala e per entrare è necessario il green pass)

 

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