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riapertura con magnolie e camelie

Le antiche rose di Ninfa riprodotte nella nursery del Giardino

La direttrice Ponsillo: "Cultivar diverse, ci è piaciuto metterle a disposizione per gli amanti"

LATINA – Con il clima freddo degli ultimi giorni, il Giardino di Ninfa si sta ancora risvegliando e nel primo fine settimana di apertura dopo l’inverno (il 19 e 20 marzo), si presenterà ai visitatori in una veste inedita: “La città medioevale – racconta la direttrice del Giardino Antonella Ponsillo – si può vedere in tutta la sua bellezza, come raramente si apprezza in questo periodo. E naturalmente ci sono le fioriture stagionali. Sono in piena fioritura le magnolie, abbiamo diverse varietà e specie molto interessanti, alcune vivono in natura sulle pendici dell’Himalaya tra i 2000 e i 3000 metri di altitudine (foto in home page) e poi ci sono le nostre camelie (quelle amate da Donna Lelia Caetani) come la rara Camelia Reticulata“.

LE ROSE DI NINFA  – Ma la novità di quest’anno sono le rose, non quelle visibili lungo il percorso, ma quelle riprodotte in talea nella nursery allestita nel perimetro del Monumento Naturale dove proprio l’esperta di botanica che sovrintende alla cura del Giardino di Ninfa sta recuperando antiche cultivar: “Si tratta di specie diverse da quelle che si trovano abitualmente nei vivai e quindi ci è sembrato giusto metterle a disposizione degli amanti di questo fiore. Per quest’anno ne avremo a disposizione circa 300, ma se l’idea sarà apprezzata abbiamo in progetto di accrescere l’area di coltivazione”.

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