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Lenti progressive Office, l’avanguardia della Tecnologia da Ottica Davoli

Rispondere alle esigenze della vita quotidiana, a lavoro e nel tempo libero, è il nostro obiettivo

Spesso abbiamo parlato di lenti progressive nei nostri articoli, spiegando come per noi dell’Ottica Davoli sia importante assicurare ai nostri clienti la scelta del prodotto che meglio risponde alle sue specifiche esigenze nel corso della giornata e nella vita lavorativa e non. Oggi cercheremo di rispondere al alcuni quesiti che spesso ci vengono posti dai nostri clienti come ad esempio: “Quanto dura un progressivo?” “E’ adatto per il lavoro al computer?”

Un progressivo dura in media 3 o 4 anni, anche se la cosa migliore sarebbe controllare la vista almeno una volta all’anno; il portatore però può accorgersi se la lente non è più adeguata grazie ad alcuni “segnali” che si manifestano nella maggior parte dei casi nella visione da vicino. Non è raro infatti che i nostri portatori di progressive vengano in negozio spiegando di non leggere più come prima, quando invece il problema che emerge dopo una nuova misurazione è un calo nella visione da lontano. Di solito queste persone, nel tempo, assumono automaticamente ed inconsapevolmente una postura con il mento alzato per compensare la visione da lontano, andando a cercare una gradazione maggiore che nei progressivi si trova appunto più in basso dov’è il vicino. Spesso anche cambiando gli occhiali o le lenti, la postura “sbagliata” resta, causando in prima battuta delle difficoltà nell’adattamento. Ciò non toglie che la cosa si risolve in brevissimo tempo facendo attenzione alla postura.

Un altro segno che la lente progressiva non è più adeguata è che la posizione di lettura che si assume supera i canonici 30/40 cm. L’allontanamento avviene in maniera molto graduale e spesso non ci si rende conto della situazione finché la posizione di lettura prevede che il braccio sia quasi disteso. Anche in questo caso l’adattamento alle nuove lenti prevede di superare un piccolo scoglio iniziale in quanto nell’immediato la postura assunta dal portatore non è immediatamente quella corretta, per la quale invece l’occhiale è progettato. Anche in questo caso la soluzione è molto semplice, per i primi tempi bisogna “riprendere le misure”

Per rispondere alla seconda domanda invece, si può dire che le lenti progressive siano nate appositamente per rispondere all’esigenza del computer, tuttavia il lavoro sta ulteriormente cambiando: fino a qualche anno fa una postazione PC con più di uno schermo ci sarebbe parsa esagerata o adatta solamente ad un film di spionaggio ma al giorno d’oggi non è così inusuale lavorare con due o persino tre schermi. In questo ambito le lenti progressive potrebbero apparire un pochino limitate, in quanto passare da uno schermo all’altro può richiedere una rotazione del capo più o meno ampia a seconda della tipologia di lente.

Ma la risposta è dietro l’angolo: le lenti OFFICE, parlando di lenti Zeiss, sono lenti progressive a tutti gli effetti in cui escludendo la parte del lontano si ottengono campi molto più ampi nella visione intermedia e da vicino, il raggio d’azione di queste lenti è di circa un metro e mezzo permettendo sia di lavorare al computer che di intrattenere una conversazione con qualcuno dall’altra parte della scrivania. Tuttavia, è da intendersi come una lente complementare alla progressiva, infatti quest’ultima è imbattibile nella vita quotidiana. Quindi in conclusione se vi siete ritrovati in una di queste situazioni, vi invitiamo a passare per un controllo della vista gratuito o per trovare una soluzione più efficace per la vostra vita lavorativa.

Vi aspettiamo da Ottica Davoli

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