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i ricordi

David Salvatori, anche gli scatti del fiume Ninfa nel curriculum del fotosub scomparso a Favignana

Scriveva: "Riesco a sentirmi pienamente me stesso solo quando sono sott'acqua"

LATINA – Aveva fotografato anche il fiume Ninfa (la foto è tratta dalla pagina Fb del Giardino di Ninfa) nel tratto limpido che attraversa il Giardino più bello, mostrandone la vita sotto la superficie, David Salvatori, il fotografo subacqueo morto a Favignana ieri, domenica 3 luglio, mentre faceva un’immersione subacquea guidata a 50 metri di profondità. Il lavoro era stato presentato dalla Fondazione Roffredo Caetani che lo aveva commissionato per offrire uno spaccato inedito del Monumento Naturale.  A Latina con Mad di Fabio D’Achille aveva invece tenuto una mostra sulla Scala Rossa della Feltrinelli presentando il libro fotografico “Un  viaggio tra Capodacqua e dintorni”, un altro pezzo di territorio raccontato dal suo punto di vista. Progettavano una mostra da realizzare prossimamente nello spazio Sergio Ban in Parco Vasco De Gama.

Ora, sulla morte del 52enne di Latina che si era immerso nei mari di tutto il mondo, raccogliendo anche premi di settore e riconoscimenti, è stata aperta un’inchiesta.

“Il mio incontro con l’acqua, avvenuto circa 15 anni fa, è stato folgorante, e segna una linea di demarcazione fra la mia prima e la mia seconda vita. Oggi riesco a sentirmi pienamente me stesso solo quando sono sott’acqua. La fotografia subacquea mi permette di esplicitare e testimoniare questo nuovo equilibrio”, scriveva David presentando il suo libro Scatti Sommersi.

Le sue foto sono il  patrimonio che resta ai tantissimi che lo hanno conosciuto e apprezzato, ma anche a chi non lo ha conosciuto in vita.

 

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