LATINA – Lo avevano annunciato fin dal primo giorno dopo il voto dello scorso 4 settembre e ieri i consiglieri del centro destra di Latina, dopo la convalida degli eletti si sono dimessi in massa facendo di fatto cadere il sindaco Damiano Coletta. Il pomeriggio frenetico è iniziato con la diretta Facebook dell’ormai ex cittadino che ha spiegato in modo chiaro: “Il centrodestra dovrà prendersi le responsabilità di far cadere l’amministrazione in un momento così delicato e di forte crisi”, dall’altra il centro destra, compatto, ha spiegato di aver adottato questa scelta proprio per “senso di responsabilità e amore verso la città”. Dopo la convalida degli eletti nell’aula del consiglio comunale, i consiglieri di centrodestra hanno chiesto una sospensione di 10 minuti e poi, in 20, non si sono ripresentati. Si sono recati invece dal notaio per firmare le proprie dimissioni e dunque far cadere, di fatto, l’attuale amministrazione. Ora in Comune tornerà un commissario prefettizio che dovrà gestire la pubblica amministrazione fino alle prossime elezioni, probabilmente a giugno.
I consiglieri che hanno firmato le dimissioni sono 20: Annalisa Muzio, Mauro Anzalone, Roberta Dellapietà, Patrizia Fanti, Giovanna Miele, Antonio Costanzi, Fausto Furlanetto, Massimiliano Carnevale, Roberto Belvisi, Alessio Pagliari, Vincenzo Valletta, Valeria Tripodi, Renzo Scalco, Mario Faticoni, Vincenzo Zaccheo, Matilde Celentano, Andrea Chiarato, Gianluca Di Cocco, Gianfranco Antonnicola, Raimondo Tiero.
Coletta dunque non è più sindaco di Latina e ieri in serata ha convocato una conferenza in cui ha spiegato: “Prendiamo atto della decisione della coalizione di centrodestra di procedere alla sfiducia del sindaco; un gesto che seppur nelle loro facoltà appare irresponsabile nei confronti della comunità. E’ stato comunicato che la politica si assenta dalla gestione della città per almeno sei mesi e questo è molto grave e devono assumersene la responsabilità. Anche la modalità utilizzata è stata molto violenta con il sotterfugio dell’annuncio della sospensione. Bisogna metterci la faccia nelle scelte” ha detto.