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cronaca

Traffico di droga all’Icot di Latina, un arresto e 16 indagati. Coinvolto anche un medico

Gli investigatori: "La droga ceduta e utilizzata all'interno della struttura ospedaliera"

LATINA – E’ in corso dalle prime luci dell’alba un’operazione della Guardia di Finanza di Latina, sotto la direzione della Procura della Repubblica nella persona del Procuratore Aggiunto Carlo Lasperanza e del Sostituto Giuseppe Miliano. Una persona è stata arrestata e un medico in servizio in una struttura sanitaria della zona è stato interdetto dall’esercizio della professione. Per  entrambi l’accusa è di illegale detenzione di sostanze stupefacenti, cocaina, hashish e marijuana, cedute ed utilizzate all’interno dell’Icot di Latina.

Le attività investigative, condotte con intercettazioni telefoniche ed ambientali, sono partite dopo una segnalazione arrivata pervenuta dai vertici del nosocomio con la quale si denunciava l’attività di vendita e l’utilizzo delle sostanze dentro l’Istituto. Le indagini hanno permesso di scoprire e ricostruire un’intensa attività di spaccio posta in essere dall’arrestato, che avrebbe rifornito di  droga numerosi consumatori abituali tra cui anche soggetti ricoprenti incarichi e funzioni sanitari ed operanti nella struttura sanitaria.

Inoltre le indagini hanno appurato che il medico nei cui confronti è stata disposta la misura interdittiva, oltre ad aver fatto uso personale di sostanze stupefacenti, avrebbe provveduto ad  acquistare dal suo fornitore quantità superiori all’uso personale per poi cederlo ad altri professionisti ed operatori sanitari.
Le misure di oggi seguono quelle già eseguite durante le indagini, nel cui ambito già erano stati tratti in arresto in flagranza di reato 4 soggetti, tra cui un dipendente della stessa struttura sanitaria.
Indagati ulteriori 16 soggetti. In particolare l’attenzione degli investigatori è rivolta alla identificazione di eventuali ulteriori operatori sanitari ed anche collaboratori assuntori di sostanze stupefacente e, in caso positivo, interromperne l’attività in considerazione del grave danno che potrebbe derivare dalla prestazione di attività e assistenza sanitaria in condizioni psico-fisiche alterate.

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