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1000 euro a pratica

Immigrazione clandestina con contratti fasulli, nei guai agenzia immobiliare di Latina

L'operazione della Guardia di Finanza: "Sistema strutturato, perfettamente rodato e altamente remunerativo"

LATINA – Sono accusati di aver favorito l’ingresso illegale di cittadini extracomunitari stipulando falsi contratti di affitto. Nove persone sono indagate in un’inchiesta condotta dalla guardia di finanza di Latina e coordinata dalla procura della Repubblica, a vario titolo per i reati di falso, sostituzione di persona e favoreggiamento all’immigrazione clandestina. L’indagine è partita dai controlli svolti dai finanzieri del gruppo di Latina su un’agenzia immobiliare. “E’ emerso un sistema strutturato, un impianto organizzativo perfettamente rodato e altamente remunerativo, finalizzato al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina avvalendosi di contratti di locazione immobiliare falsi, funzionali a favorire illegalmente l’ingresso ovvero l’ulteriore permanenza nel territorio dello Stato di cittadini stranieri”, si legge in una nota.

In particolare, è stata l’analisi su alcuni contratti di locazione immobiliare stipulati in favore di persone di origine prevalentemente indiana, gran parte delle quali impiegate nel settore agricolo, a far emergere anomalie sospette. “La sussistenza di plurimi contratti di locazione aventi ad oggetto lo stesso appartamento (peraltro di modeste dimensioni) e il medesimo arco temporale – stipulati in favore di un numero elevato di cittadini extracomunitari; la presenza di contratti di locazione stipulati all’insaputa di ignari/reali proprietari, con il rischio concreto per quest’ultimi di vedersi ingiungere richieste di pagamenti da parte dell’Agenzia delle Entrate. L’escussione in atti dei proprietari degli immobili in questione, l’analisi della documentazione acquisita nel corso
delle perquisizioni locali nonché attività dinamiche sul territorio hanno permesso di disvelare l’esistenza di un’attività di fatto “di servizi per l’immigrazione” gestita dagli amministratori della predetta agenzia immobiliare parallelamente a quella ordinaria e ufficiale”.

Il tutto avveniva grazie all’intermediazione di un cittadino pakistano incaricato di reperire sul territorio i “clienti”, mentre al resto pensava l’agenzia: contratti di locazione falsi, firma falsa dei proprietari e l’incasso di 1.000 euro per ogni pratica che  consentiva di ottenere il nullaosta da parte della competente Autorità per l’ingresso nel territorio dello Stato.

Durante l’attività sono stati inoltre sequestrati 80 gr. di hashish e 2 gr. di cocaina, con la denuncia di una persona per  detenzione illecita di sostanze stupefacenti.

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