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la decisione

Ex Banca d’Italia e Garage Ruspi sedi universitarie: siglato l’accordo tra Comune di Latina e Sapienza

Per sindaca Celentano: "Decisione rivoluzionaria". Immobili concessi in uso per 30 anni

LATINA  – L’ex Banca d’Italia e l’ex Garage Ruspi diventeranno sedi universitarie. Lo annuncia il Comune di Latina dopo aver siglato l’accordo con la Sapienza Università di Roma. La delibera di giunta approvata oggi, approderà in consiglio comunale per sottoporre all’assise lo schema di accordo tra le parti. In particolare l’edificio di Piazza della Libertà sarà destinato a nuove facoltà, mentre l’immobile di Largo Giovanni XXIII sarà destinato ad aule di studio multimediale per gli studenti universitari, nonché per servizi di supporto agli studenti.

“Si tratta di una decisione rivoluzionaria presa dalla nostra amministrazione – dichiara la sindaca Matilde Celentano – che andrà a cambiare completamente il volto del centro storico di Latina. Tramite l’accordo siglato due immobili storici, ad oggi appartenenti al patrimonio comunale, verranno gestiti dalla Sapienza – Università di Roma che attiverà nuove facoltà a vocazione territoriale potenziando l’offerta formativa già presente sul territorio. Un’opportunità di crescita per la città di Latina, sempre più universitaria, che diventerà attrattiva per tanti studenti, anche fuori sede. Allo stesso tempo, l’accordo permetterà di pensare in modo diverso il centro storico: finalmente il cuore della nostra città sarà vissuto, quotidianamente, da giovani e questo avrà positive ricadute su tutto il tessuto economico e sociale del territorio. Ora abbiamo l’occasione irripetibile – aggiunge  – di portare l’università in centro: lo faremo con l’ex Banca d’Italia e con La Sapienza che porterà a Latina nuove facoltà, un innesto grazie al quale la popolazione studentesca dovrebbe aumentare sensibilmente nel giro di due o tre anni grazie alla nuove iscrizioni. Dunque un nuovo punto di riferimento per la città”.

I due immobili verranno concessi in uso per trent’anni all’università, dietro pagamento di canone annuo, stimato in base al valore catastale degli immobili. Le strutture verranno consegnate nelle condizioni in cui si trovano ora e l’Università si farà carico di finanziare tutte le opere di riqualificazione e ammodernamento necessarie per le attività in programma all’interno della ex Banca d’Italia. Alla scadenza del contratto, l’università riconsegnerà gli immobili che rientreranno nella piena disponibilità del Comune con l’acquisizione di tutte le migliorie.

“La Magnifica Rettrice della Sapienza Antonella Polimeni – dichiara l’assessora Ada Nasti – ha manifestato l’interesse ad utilizzare gli spazi degli immobili con una nota inviata all’amministrazione comunale un mese fa, pochi giorni dopo che l’amministrazione comunale è formalmente entrata in possesso dell’ex Banca d’Italia, nell’intento di consolidare la cooperazione già instaurata e implementare il polo didattico. Nell’ex Banca d’Italia ci saranno aule e laboratori per l’organizzazione e lo svolgimento delle attività didattiche e di ricerca per nuovi corsi di laurea.  Un’ala dell’edificio resterà invece nella disponibilità del Comune e verrà adibita ad uffici comunali, il che consentirà all’amministrazione di liberare i locali sede di uffici per i quali viene attualmente pagato un canone di locazione. Questo consentirà all’Ente di risparmiare quanto necessario per affrontare senza aggravi di spesa il mutuo contratto per l’acquisto dell’ex Banca d’Italia”.

I NUMERI  – Preso il Polo Pontino della Sapienza studiano oggi 4.200 ragazzi, la  metà residenti a Latina e provincia, l’altra metà proveniente da tutte le regioni italiane, mentre sono 60 gli studenti di nazionalità straniera. Secondo quanto riporta il Comune di Latina in una nota “da un approfondimento dei dati è stato rilevato che una quota sempre maggiore di studenti che ha affrontato il triennio di ingegneria o medicina a Roma o a Napoli o altrove, decide di iscriversi a Latina per conseguire la laurea magistrale. Questo è un indice importante, ma anche il segno di come il polo universitario pontino venga percepito all’esterno: un polo di eccellenza”.

“Stiamo affidando questi immobili agli studenti, dunque ai nostri figli e quindi siamo fieri di consegnarli al futuro”, conclude la sindaca Celentano.

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