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Libri sulla Cresta dell'Onda

“Vita” di Melania Mazzucco diventa un film di Claudio Giovannesi: “Il passato per parlare dell’oggi”

A Minturno scrittrice e regista hanno festeggiato i vent'anni dallo Strega. La sceneggiatura è pronta

MINTURNOVita diventa un film la cui sceneggiatura è pronta. L’annuncio è stato dato proprio a Minturno dove è cominciata la storia raccontata venti anni fa da Melania Mazzucco nel suo libro premiato con lo Strega e rilanciato in libreria in questi giorni da Einaudi con un annullo speciale. L’incontro con la scrittrice ha aperto la 30° edizione di Libri sulla Cresta dell’Onda, rassegna letteraria di successo proposta dall’associazione culturale Tuttilibri di Formia fondata dai fratelli Enza e Riccardo Campino. Al teatro romano di Minturno, mercoledì sera, davanti a oltre mille persone, c’era anche il regista, sceneggiatore e compositore Claudio Giovannesi, (David di Donatello per Altro, ha diretto Gomorra e la Paranza dei bambini), che dirigerà il film in costume d’epoca, per una produzione indiana. Ad accoglierli nella cittadina del Sud Pontino, il sindaco Gerardo Stefanelli.

“Auguro al film la stessa fortuna del romanzo”, ha detto Melania Mazzucco che ha ripercorso i passi di quella che è stata la sua prima avventura da scrittrice a partire dalla decisione di ricercare le radici della sua famiglia che era stata per due secoli poverissima e che ha lasciato Tufo di Minturno alla fine del 1800 per non continuare a morire di fame. Mazzucco racconta che l’idea di approfondire il racconto confuso, tramandato a voce e in parte sbagliato, nasce quando, ancora studentessa del centro sperimentale di cinematografia, prova a fare un documentario  con il collega di studi Gianfranco Pannone  (oggi documentarista affermato) : “Giravamo in questa città nella città (Roma) piena di clandestini che dormivano anche in trenta, in posti di fortuna, e si dividevano il letto tra chi ci dormiva di giorno e chi di notte, e questo mi ha fatto venire alla mente racconti che avevo sentito in famiglia”.

Vita nasce così. Un romanzo acclamatissimo, che rimanda continuamente alle grandi questioni di oggi e alle immagini che ci arrivano dal Mediterraneo, come ha raccontato la scrittrice nel suo affascinante ripercorrerne la storia, parlando di migrazioni di ieri e di oggi, di tratta, di fame e povertà. Quella che spinge a “rischiare di morire per vivere”.

“La prima cosa che hanno fatto gli italiani quando è stata fatta l’Italia è stato partire, come se si fossero aperte le porte di una prigione. Quando sono arrivata a Tufo di Minturno, mi sono messa a fare una ricerca nella sala parrocchiale e mi sono resa conto che i Mazzucco erano sempre stati qua. Erano poverissimi: la terra non era loro, non avevano una casa, non avevano nemmeno un asino. Non avevano nulla, solo le loro braccia e la loro vita nuda. I fratellini di mio nonno erano morti di fame e nel momento in cui è stato possibile, i Mazzucco, come gli altri sono partiti”.

Tutto questo diventerà un film. La sceneggiatura è già scritta e cominceranno i casting per la ricerca dei personaggi principali, Vita e Diamante: “Io ho avuto un innamoramento per il romanzo di Melania. La sua forza sta nell’autenticità e quando si inizia a fare un film d’epoca è fondamentale che l’epoca parli dell’oggi. Ora inizierà una ricerca dei protagonisti, ne serviranno quattro, perché raccontiamo la loro infanzia e la loro adolescenza. Il lavoro inizierà da Minturno con la riapertura delle scuole e si allargherà al basso Lazio e all’alta e durerà almeno sei mesi”, ha spiegato il regista Giovannesi.  Partirà anche una ricerca parallela per i luoghi che durerà circa 6-8 mesi.

 

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