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1-2-3- 4 agosto

Cantiere aperto al Teatro Romano di Terracina

Visite guidate con l'apertura straordinaria del Tempio a tre celle

TERRACINA – La Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Frosinone e Latina organizza nelle giornate del primo, 2, 3 e 4 agosto (dalle 18 alle 22), “Cantiere Aperto”, visite guidate con gli esperti allo scavo in corso del Teatro Romano di Terracina con l’apertura straordinaria del Tempio a tre celle, un’occasione per promuovere la conoscenza di un importante monumento, recuperato grazie all’opera di tutela della Soprintendenza.

Durante le visite guidate a cura della Fondazione Città di Terracina  – spiega in una nota Gilda Iadicicco della Soprintendenza – sarà possibile ascoltare il racconto degli interventi in corso e dei restauri da poco iniziati dalla viva voce degli addetti ai lavori, che mostreranno al pubblico, in via del tutto straordinaria, luoghi suggestivi e monumentali, incastonati nel contesto architettonico del Foro Emiliano, al fine di valorizzare la presenza, sul territorio della provincia di Latina, di evidenze archeologiche di grande rilievo, di dilatare l’identità storica del luogo attraverso una valorizzazione che possa accrescere la consapevolezza della loro importanza culturale sia per gli abitanti di Terracina che per i visitatori d’ogni luogo. L’eccezionalità di uno scavo archeologico in un centro urbano ha, infatti, portato al rinvenimento di importanti scoperte, come le are onorarie con dedica a Gaio e Lucio Cesare, figli adottivi di Augusto ed altri interessanti reperti, novità che sarà possibile ammirare all’interno delle Favisse del c.d. Capitolium. Questo monumentale sito archeologico, visitabile dopo un lungo tempo di chiusura, domina l’ingresso meridionale alla piazza del foro mostrando, dopo anni di restauri, sul suo alto podio la caratteristica opera reticolata bicroma, con cubilia in calcare e tufo che conferiscono un aspetto peculiare e che certamente potrà suscitare la curiosità dei visitatori.

Gli archeologi illustreranno, nelle varie aperture, i nuovi ritrovamenti, frutto del loro lavoro e le metodologie attraverso le quali si è giunti alle interessanti scoperte, come lo scavo stratigrafico e le peculiari tecniche messe in opera sul cantiere. I restauratori racconteranno dei lavori di risistemazione e ricomposizione della cavea riutilizzando i blocchi originali. I visitatori avranno la possibilità di osservare i cambiamenti nel corso dello scavo e di vedere ciò che generalmente non è oggetto di visita, ma solo di studio per gli esperti.

L’organizzazione dell’evento e la volontà di far conoscere l’importante lavoro di tutela e valorizzazione svolto dalla Soprintendenza si deve al Soprintendente, Francesco Di Mario e alla cura di Gilda Iadicicco della Soprintendenza.

L’iniziativa si svolge in collaborazione con il Comune di Terracina e la Fondazione Città di Terracina, e grazie alla disponibilità delle imprese che stanno eseguendo i lavori (Impresa Alessandrini Peppino, Impresa Roberto Scalesse e Impresa Zovini). I visitatori potranno, inoltre, degustare, presso l’area del sito, i vini della provincia, offerti dalla Strada del Vino.

 

 

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