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6-9 settembre

Emergenza pediatrica, al via a Latina i Pediatric Simulation Game 2023

Il professor Lubrano: "Un modo per ottimizzare la formazione degli specializzandi"

LATINA – Latina torna ad ospitare i Pediatric Simulation Games 2023 che prendono il via oggi nella sede del Vittorio Veneto in Viale Mazzini con la partecipazione di  trenta università italiane e di sei squadre estere. Accanto agli specializzandi italiani in pediatria, per la quinta edizione di questi speciali giochi internazionali che si svolgono sotto la direzione del professor Riccardo Lubrano, docente  alla Sapienza e direttore della Uoc di Pediatria e Neonatologia dell’ospedale Santa Maria Goretti di Latina, ci saranno medici di Francia, Spagna e Portogallo.

Divenuti un appuntamento fisso nel programma di formazione delle figure specializzate da parte della Sapienza Università di Roma, i Pediatrics Simulation Games prevedono la sfida tra i diversi team in prove di soccorso, simulando diversi scenari: dall’intossicazione, alla crisi respiratoria, dall’ipotermia, all’ipoglicemia, all’arresto cardiaco, solo per citarne alcuni. Un modo “per imparare giocando”.

“In passato mi sono reso conto che la formazione nel campo dell’emergenza pediatrica poteva essere ottimizzata e resa simile per tutto il  territorio nazionale attraverso dei ‘Giochi’. I Pediatric Simulation Games nascono con l’obiettivo di fornire a tutti gli specializzandi che partecipano un modo univoco di lavorare e formarsi, sfruttando al meglio la loro preparazione”, spiega il professor Lubrano.

Ogni team effettuerà le prove previste e chi farà meglio (su manichini in grado di riprodurre le reazioni di un paziente), risolvendo le emergenze che si trova a gestire, il team che dimostrerà insomma più cognizione di causa e lavorerà meglio in equipe, otterrà il punto. Alla fine chi avrà totalizzato più punti,  vincerà.

Questa mattina sono previsti i saluti istituzionali e l’accoglienza, poi il via alle competizioni vere e proprie sotto l’occhio di una giuria internazionale di docenti delle università di Boston, Edmonton, Stanford e Philadelphia.

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