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il racconto

Israele in guerra, pellegrinaggio annullato per Don Gianni Toni e 50 fedeli di Latina. Portavano aiuti

Per il parroco di Santa Domitilla era il 47° viaggio tra Israele e Palestina. Il filo con un orfanotrofio e una casa per bimbi disabili

LATINA  – La guerra in Israele ha fatto saltare il pellegrinaggio che fra poco più di due settimane doveva partire da Latina, organizzato dalla parrocchia di Santa Domitilla. Non solo un viaggio alla scoperta della Terra Santa, ma per portare aiuti. Si commuove Don Gianni Toni pensando ai piccoli disabili dell’ Hogar niño Dios e ai bambini che vivono nell’orfanotrofio La Creche, entrambi a Betlemme, strutture di sostegno all’infanzia più difficile, in cui è diventato di casa. Da Latina, negli anni, sono state promosse adozioni a distanza e partono aiuti di ogni genere per queste due destinazioni. Il prossimo carico doveva muoversi al seguito di cinquanta pellegrini che guidati proprio dal parroco di Santa Domitilla dovevano raggiungere Tel Aviv per poi spostarsi sulle orme di Gesù di Nazareth.

“Il viaggio era fissato per il 3 novembre, ma chiaramente non partiremo”  – dice Don Gianni, poi la sua voce si rompe: “Mi chiedo con angoscia che cosa mangeranno quei bambini ora che la guerra è arrivata”.

Per il sacerdote di Latina che dal 1995 è anche assistente regionale dell’Unitalsi, sarebbe stato il 47° pellegrinaggio tra la Palestina e Israele (nella foto in home page Don Gianni con uno dei gruppi): “Il viaggio che organizziamo è pieno di visite e di soste tra Gerusalemme, le altre città ebraiche e la Palestina. Sembra strano, e a volte ho dovuto insistere per convincere alcuni fedeli, ma non abbiamo mai avvertito una reale sensazione di pericolo.  L’abbiamo visitata in lungo e in largo, però di tutte queste 46 volte che sono stato lì, a Gaza, il cui nome ricorre insistentemente nelle cronache di questi giorni, sono entrato solo due volte, tutte le altre la polizia non ci ha fatto passare. La notizia dei bambini uccisi nel kibbutz  – aggiunge il sacerdote della Diocesi di Latina – mi ha portato a pensare anche ai bambini che tutte le volte che sono andato, ho visitato a Betlemme. Arriviamo sempre carichi di aiuti, ora mi chiedo che fine faranno senza cibo, senza nulla. E’ una cosa che mi sconcerta nel profondo”.

Don Gianni Toni si è messo anche in contato in questi giorni con un frate francescano che vive a Gerusalemme, padre Alessandro e con il referente dell’Unitalsi a Gerusalemme Domenico Sinisi: “E’ terribile”, raccontano.

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