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la variante q3

Latina, sequestrato il nuovo centro commerciale di Via del Lido, cinque indagati. Il provvedimento del Gip eseguito dal Nipaf

I reati ipotizzati sono di lottizzazione abusiva e lavori privi di autorizzazione paesaggistica

LATINA – E’ stato posto sotto sequestro il nuovo centro commerciale di Via del Lido a Latina, realizzato sul terreno della contestata variante Q3. I carabinieri del Nipaf hanno apposto questa mattina il nastro rosso e bianco all’ingresso dell’area da 5000 metri quadrati prossima al cavalcavia della Pontina, pronta per l’apertura prima di Natale, ma poi fermata in extremis. Il Comune di Latina non aveva infatti più autorizzato la voltura dei passi carrabili utilizzati durante i lavori per il cantiere, facendo di fatto slittare l’inaugurazione. Oggi si comprende meglio il motivo della lungaggine burocratica.

Il provvedimento di sequestro preventivo è stato emesso dal G.I.P del Tribunale Ordinario di Latina Pierpaolo Bortone su richiesta del Sostituto procuratore Giuseppe Miliano e ” ha interessato  – . Il sequestro  – viene spiegato in una nota dei carabinieri forestali  – anche l’area circostante di rilevanti dimensioni (metri quadrati 12.000) adibita a viabilità e parcheggi tutti funzionali e connessi al centro commerciale “.

Le contestazioni basate sugli accertamenti svolti dal Nipaf riguardano: in primo luogo il rilascio da parte “dell’Ufficio S.U.A.P. del Comune di Latina tre titoli edificatori (permessi di costruire nn°13/2021 del 23.12.2021, 6/2022 del 31.05.2022 e 8/2022 del 09.08.2022), nonostante nel caso di specie si trattasse di un progetto unitario le cui dimensioni afferivano ad una “grande struttura di vendita” ai sensi della Legge Regionale n°33/99 la cui competenza, sotto l’aspetto autorizzativo, non era in capo al Comune di Latina, bensì alla Regione Lazio.

In secondo luogo, “con il rilascio dei titoli edificatori, è stato consentito  – spiegano dall’Arma  – “lo “spacchettamento” del centro commerciale in tre medie strutture di vendita autonome, al fine di sottrarre il controllo e la competenza alla Regione Lazio a cui è demandata l’autorizzazione per l’apertura delle grandi strutture di vendita come quella in esame”.

E non è tutto. Tra le accuse l’inclusione illegittima nel progetto “sia aree classificate a verde pubblico le quali non rientravano nel perimetro della “variante Q3”, quest’ultima approvata sempre dal Comune di Latina e che permetteva la realizzazione di destinazioni commerciali, sia aree ove risultava presente un vincolo di inedificabilità assoluta derivante dalla fascia di rispetto della Strada Statale 148 “Pontina” nonché, in relazione agli accessi (passi carrabili) al centro commerciale, veniva riscontrata l’assenza dei preventivi nulla osta rilasciati dall’ANAS Spa quale ente gestore della strada pubblica (complanare Via F.Ferrazza)”.

Infine tra le contestazioni c’è anche l’abbattimento degli alberi prima presenti nel lotto.

Nell’inchiesta sono indagate  cinque persone tra tecnici comunali, amministratori delle società proprietarie dell’area in questione e tecnici professionisti per i reati di lottizzazione abusiva e lavori privi di autorizzazione paesaggistica.

 

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