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Protesta agricoltori, Confagricoltura: “Riportare il dibattito nelle sedi istituzionali”

L’attività dell’associazione per la Pac e gli altri temi che interessano il settore

LATINA – “La protesta di una parte del mondo agricolo che si sta svolgendo in questi giorni va ricondotta ad un dibattito istituzionale che come organizzazione ci vede impegnati ogni giorno ad ogni livello, sia nazionale che internazionale”. E’ la posizione espressa da Confagricoltura Latina  – in linea con l’organizzazione a livello nazionale – e al centro di un documento che l’associazione sta presentando in questi giorni anche attraverso una campagna sui suoi canali social.

“I nodi legati alla Pac (Politica Agricola Comune) – si legge in una nota – , la posizione espressa sul Nutriscore, l’attività sul regolamento imballaggi, la proposta relativa al regolamento sulla riduzione dei fitofarmaci, quella in materia di emissioni industriali. Ancora: la proposta di regolamento sul ripristino della natura, il nodo dell’acqua, dell’emergenza idrica e dell’insieme dei servizi ad essa correlati, le agroenergie, l’agricoltura 4.0, la fauna selvatica. Sono tutti temi importantissimi – spiega Confagricoltura Latina – al centro del lavoro che Confagricoltura sta portando avanti in tutte le sedi, europee e nazionali. La protesta degli agricoltori che in questi giorni stanno scendendo nelle piazze italiane con i loro trattori è la punta di un iceberg e rappresenta un malessere diffuso che è il punto cardine che impegna l’organizzazione agricola praticamente da sempre e soprattutto nell’ultimo periodo sui grandi argomenti che sono di interesse del settore. E questo impegno viene svolto nelle sedi istituzionali, ogni giorno. Avviene a livello nazionale ed internazionale, avviene a livello regionale e locale con l’attività di Confagricoltura Latina. Per questo la protesta che in questi giorni si è spostata in alcune piazze italiane va ricondotta ad un dibattito che è già in corso e nel quale la nostra organizzazione è protagonista”.

“Quello che è certo – spiega il presidente di Confagricoltura Latina, Luigi Niccolini – è che le istituzioni, soprattutto europee, conoscono perfettamente la posizione della nostra organizzazione il cui presidente nazionale, Massimiliano Giansanti, non esita a rimarcare in ogni occasione pubblica presentando proposte concrete elaborate dai nostri uffici e da staff altamente specializzati. Per questo abbiamo la certezza che il dibattito nelle sedi opportune, e in questo caso in Ue, supporti meglio il settore e ci aiuti ad ottenere risultati maggiormente concreti anche perché quello che accade oggi è lontano dalle sedi dove vengono prese le decisioni, in tal senso mi riferisco al Parlamento e alla Commissione Europea”.

Il tema della Pac, su tutti, è considerato centrale dall’organizzazione agricola: “La nostra posizione a tal proposito è stata sempre di natura strategica: abbiamo sempre dichiarato che gli accordi istituzionali raggiunti hanno portato ad una riforma non solo estremamente complessa sul piano amministrativo ma del tutto inadeguata rispetto alle reali esigenze di tutela del reddito agricolo. Ad oggi la Pac resterà in vigore fino a tutto il 2026 ma Confagricoltura non si farà trovare impreparata: stiamo lavorando a livello internazionale e con il Ministero dell’Agricoltura, che ha istituito su nostra richiesta due tavoli di confronto, per migliorare le proposte avanzate e concordare opportune modifiche al tavolo strategico nazionale. Stiamo elaborando un progetto per la Pac del XXI secolo che tenga conto del nuovo scenario internazionale, delle conseguenze del cambiamento climatico, dell’indispensabile diffusione delle innovazioni tecnologiche, dell’impatto del nuovo allargamento dell’Ue. Per questo è essenziale, per noi, rappresentare la preoccupazione per la insufficiente dotazione finanziaria prevista per assicurare il sostegno alla gestione del rischio: questo tema ed altri saranno oggetto di confronto anche in vista delle prossime elezioni al Parlamento Europeo”.

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