Congedo per Roberto Mayer, responsabile del Centro di Recupero della Fauna Selvatica

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LATINA – Roberto Mayer si congeda dai carabinieri forestali per fine del servizio. Peccato. Mi approprio (ma lo dichiaro pubblicamente) delle belle foto scattate da Loretta Isotton ed Enrico De Divitiis (e ne aggiungo altre dal nostro archivio), perché  raccontano bene l’uomo e l’esperto, che ha creduto profondamente nel suo lavoro e ha fatto del Centro di Recupero della Fauna Selvatica del Reparto Carabinieri per la Biodiversità di Fogliano di cui è stato responsabile per anni, un vero fiore all’occhiello. Un patrimonio quello lasciato in questi giorni dal Luogotenente con carica speciale, che ci si augura non vada disperso.

Mayer, non è un segreto, ha fatto anche molto di più del suo lavoro. Grazie a un impegno che non conosceva soste, disponibile a ricevere telefonate e ad accogliere anche in piena notte esemplari in difficoltà, ha allevato all’amore per gli animali e per la natura, generazioni di bambini ai quali ha spiegato con pazienza, negli incontri del fine settimana, l’attività di cura e soprattutto di re-immissione in natura di volpi (famosissima quella raccolta sulla Pontina ancora cucciola perché la mamma era stata investita), di daini, gheppi, civette, poiane e assioli, di gufi, allocchi, ma anche merli e tortore, ricci e tartarughe terrestri che, a Fogliano, sono stati medicati e seguiti proprio con lo scopo di restituire loro la libertà.

Il congedo, nei giorni scorsi, con il saluto della  Comandante del Reparto Carabinieri Biodiversità di Fogliano, Ten. Col. Sandra Di Domenico, che ha ricevuto il Luogotenente C.S. Roberto Mayer per quello che ha definito “un saluto di commiato pregno di riconoscenza e gratitudine per il lodevole lavoro svolto”.

Nella sua carriera, a Sabaudia, Mayer è stato anche responsabile fino al 2017 del Reparto a cavallo del Corpo Forestale istituito nel 2002. Insignito di lodi e benemerenze, pur avendo svolto vari incarichi connessi alla sua formazione – dicono dall’Arma –  si è distinto  in special modo nell’ambito dell’accoglienza e recupero di esemplari di fauna selvatica nonché della loro reintroduzione nell’ambiente naturale, effettuata in contesti di notevole affluenza di giovani e scolaresche per la sensibilizzazione al rispetto degli animali nonché sulle tematiche ambientali inerenti la conservazione  della biodiversità e degli ecosistemi”. Che dire: grazie.