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la cerimonia

Giornata del Ricordo, Celentano: “Per noi che abbiamo accolto gli esuli è giorno di lutto”. Il Prefetto Falco: “Dobbiamo raccontare ai ragazzi”

Simoneschi: "Coltivare la memoria perché i nostri testimoni stanno scomparendo"

LATINA – Si è svolta all’Immacolata la cerimonia del Giorno del Ricordo per non dimenticare la tragedia delle foibe vissuta da migliaia di italiani gettati nelle cavità carsiche  in Istria e in Dalmazia dai partigiani jugoslavi che rivendicavano il possesso di quei territori, e l’ esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati. Una giornata che grazie al lavoro di recupero della storia e della memoria svolto dall’associazione degli esuli giuliano-dalmati e all’istituzione, venti anni fa, della solennità civile nazionale, viene oggi celebrata in tutta Italia.

“A Latina il 10 febbraio è vissuto con un sentimento particolare – ha sottolineato la sindaca di Latina Matilde Celentano nel suo intervento – perché la città accolse molti esuli. Questo è un giorno di lutto, quindi per tutta la nostra comunità e con questo spirito deporremo una corona al Monumento ai Martiri delle Foibe”.

Nella chiesa del Villaggio Trieste che ha ospitato gli interventi delle autorità, vista la pioggia, e prima dell’omaggio al Monumento presidiato dai militari della 4° brigata Telecomunicazioni di dell’Aeronautica hanno parlato prima della Celentano, il vice presidente dell’associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia sezione di Latina, Piero Simoneschi.

“Siamo qui per mantenere il ricordo di una serie di eventi dolorosi che hanno lasciato una profonda ferita in tante famiglie italiane, e siamo qui perché sia tenuto sempre alto il livello di guardia di ogni fanatismo ideologico che possa ripetersi”, ha detto Simoneschi ricordando che cade quest’anno il ventennale della legge istitutiva della Giornata del Ricordo.

In chiusura il prefetto Maurizio Falco ha ricordato a tutti il dovere di raccontare anche ai ragazzi il senso di questa giornata. “Pensavo che noi siamo guardiani del tempo e del senso di comunità e alcune celebrazioni lo sollecitano in maniera particolare questo sentimento, peraltro a due settimane di distanza ricorrenze così toccanti per la storia del nostro Paese e dell’Europa, Shoah e Foibe”.   Il Prefetto richiamando il discorso del Presidente della Repubblica ha sottolineato che sugli eventi di 80 anni bisogna fa evitare la tentazione “di analisi e speculazioni di parte che riflettono sulla realtà in maniera non utile rispetto al messaggio che come istituzioni vogliamo dare “.

 

 

 

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