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il regista

La scomparsa di Paolo Taviani, sognava di girare un nuovo film, la prima scena immaginata sulla spiaggia di Sabaudia

Il Canto delle Meduse era già scritto, voleva tornare sul set

LATINA – Se n’è andato con il sogno di girare un nuovo film, e per le prime scene aveva in mente proprio la spiaggia di Sabaudia, con il Promontorio del Circeo sullo sfondo. Paolo Taviani, il regista scomparso giovedì 29 febbraio a Roma all’età di 92 anni, a sei anni di distanza dall’inseparabile fratello Vittorio con cui aveva condiviso il lavoro dietro la macchina da presa secondo lo schema “una scena per uno”, aveva pronta la sceneggiatura scritta con Anna Pavignano. Titolo del film “Il canto delle Meduse”.  Per il cast aveva contattato Alessandro Gassman, Kasia Smutniak e Giuseppe Fiorello, voleva Piovani alle musiche. Poi, a Natale non era stato bene, ma si era ripreso e aveva ricominciato a progettare, perché finché c’è cinema c’è vita.

«Aveva fatto i sopralluoghi, pensava alla musica. Non era capace di stare lontano dal set, stava per tornarci. Avrebbe girato con un budget da opera prima, assurdo per l’ultimo dei maestri quale era», ha raccontato oggi in un’intervista al Corriere della Sera, l’amico Pupi Avati.

Il saluto a Paolo Taviani è stato fissato lunedì 4 marzo quando si terrà la cerimonia laica funebre nella Promototeca del Campidoglio dalle 10 alle 13.

 

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