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botta e risposta

Pista ciclabile autolinee- Goretti, l’assessore Di Cocco risponde a Bellini

"Finanziamento perso, ma per gli errori del progetto"

LATINA – “Rimango sempre più sbalordito dalle “uscite” una tantum, del capo gruppo di Lbc ed ex assessore Bellini che attacca l’amministrazione per aver perso il finanziamento della pista ciclabile denominata L1, che in sintesi parte dalle autolinee e arriva al Goretti toccando la facoltà di Medicina”. Lo scrive in un post sui social l’assessore alla Mobilità e Trasporti del Comune di Latina, Gianluca Di Cocco l’intervento del consigliere di opposizione.
“Confermo che il finanziamento è stato perso, ma al netto di questo è giusto raccontare la storia come realmente va raccontata – scrive Di Cocco -.  Il progetto di cui sopra (L1) è uno dei due, assieme a quello che collega Piazza Dante a Piazza Buozzi (L2) finanziato da fondi extra bilancio comunale. In sede di verifica della progettualità ad inizio consiliatura ci siamo resi conto ( perché noi controlliamo) che il collegamento che aveva come tragitto Via Romagnoli, Goretti, nasceva con delle fortissime criticità e difformità, non solo quella menzionata dall’ex assessore alle piste ciclabili appunto Dario Bellini, vale a dire gli 80 metri di percorso su un marciapiede che non è pubblico, ma è di proprietà di un condominio, quindi privata.
Tra i tanti orrori o errori, anche quello che non si teneva conto della neo pianificazione sosta e viabilità presso il garage Ruspi, delle isole a scomparsa di via Cesare Battisti. Criticità quindi create da un passato che non ci appartiene e su cui invece di andare a fare comunicati stampa di accusa, abbiamo preferito cercare di non perdere anche i finanziamenti per la pista L2 , economie strettamente correlati anche questi al progetto L1.
Tra le scelte se perdere tutti i finanziamenti o recuperare il recuperabile – conclude Di Cocco –  gli uffici energicamente hanno lavorato a stretto contatto con il ministero che nel frattempo in base al nuovo codice degli appalti ha chiesto una revisione dei progetti, che ci ha concesso solo ed esclusivamente un time per andare avanti (come abbiamo fatto e appaltata) della realizzazione del tratto Piazza Dante, Piazza Buozzi. Ora ritengo che qualcuno dovrebbe cospargersi il capo di cenere e fare un mea culpa invece di utilizzare un metodo arrogante e vista la situazione anche inopportuno”.

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