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de rerum natura

Da non-luogo a opera d’arte: così la Provincia trasforma la rotatoria tra Mediana Vecchia e Borgo Montenero

E' di fatto la porta d'accesso a San Felice Circeo uscendo dalla Pontina

TERRACINA – Nasce da una collaborazione tra lo street artist Bifido e Andrea Molinaro di Abito Verde, l’opera De Rerum Natura che abbellirà la rotatoria in corrispondenza dell’incrocio tra la SP Mediana Vecchia e SP Borgo Montenero-La Cona nel Comune di Terracina. “Si tratta di un’area strategica, che pur rientrando nel Comune di Terracina, sancisce anche l’ingresso al Comune di San Felice Circeo, e come tale, si trova su un‘asse provinciale di grande rilievo dal punto di vista turistico, per il numero di veicoli che ogni giorno la percorrono  – spiega il Presidente della Provincia Gerardo Stefanelli dando notizia della predisposizione dei lavori per la riqualificazione avviata dall’ente – Purtroppo, nonostante la grande affluenza e un ruolo così capillare nell’indotto turistico del territorio, essa appare ancora come un vero e proprio vuoto urbano, da colmare e ripensare. Per questo, era doveroso non solo riqualificarla, ma farlo attraverso un’opera che potesse esplicare al meglio il suo elevato valore simbolico e creare un racconto evocativo del prezioso contesto che lo circonda”.

Da qui, “De Rerum Natura”, dove la maga Circe, personificazione di Madre Natura, emerge dalla terra, per mostrarsi in tutta la sua bellezza. Intorno, fioriere, alberature e piante per un’ “idea di re-styling urbano sempre più attenta all’ambiente e all’etica del proprio messaggio”, aggiunge Stefanelli.

Nello specifico, il frutto della collaborazione tra Bifido e Andrea Molinaro sarà l’istallazione di una figura di donna realizzata in Dbond (pannello in alluminio composito).

“Nelle nostre cittadine abbiamo sempre più bisogno di diffondere e promuovere la Bellezza, contro le brutture della società e dell’urbanità – conclude il Presidente Stefanelli – Diventa sempre più importante creare un legame profondo con i luoghi, attraverso la costruzione di un racconto autentico del passato, in grado di agganciare il presente in nuove forme e dare un’identità anche a quelle aree che sembrano non averne.  L’arte, in questo, ci aiuta sempre, e ci permette nelle sue voci più moderne, di ampliare il nostro spettro di azione e creare nuove letture anche dei posti a noi più noti, non ancora valorizzati, ma così centrali nel tessuto sociale ed economico della nostra costa.”

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