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Locali di Palazzo Caetani alienabili, il Comune di Fondi li vuole affittare per ampliare il Museo

Il sindaco Maschietto: "Abbiamo subito valutato le possibilità di assumere la gestione di questi ampi locali"

FONDI – Dopo lo sconcerto sollevato dalla delibera della giunta regionale del Lazio che rende alienabili i locali non utilizzati di Palazzo Caetani, l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Beniamino Maschietto ha messo nero su bianco l’intenzione di chiedere in locazione i locali liberi di Palazzo Caetani. L’atto della giunta Rocca si riferisce alla disponibilità di un locale di circa 300 metri quadrati prima occupato  dalla Banca Carige che lo ha di recente liberato.

Come evidenziato nell’atto votato dal sindaco e dall’intera giunta – sottolinea in una nota il Comune –  la Regione Lazio prevede infatti la possibilità di presentare istanze volte alla concessione o alla locazione di beni regionali avanzate da soggetti sia privati, quali associazioni, fondazioni e organizzazioni, che pubblici. L’idea dell’amministrazione comunale è quindi quella di richiedere quegli spazi, interessanti dal punto di vista storico, con la formula della cosiddetta concessione a canone ricognitorio.

«Non appena abbiamo appreso questa opportunità – spiega il sindaco di Fondi Beniamino Maschietto – con gli assessori competenti Claudio Spagnardi e Vincenzo Carnevale, con i relativi settori, e con il delegato al centro storico Cristian Peppe, abbiamo subito valutato le possibilità, sia economiche che tecniche, per assumere la gestione di questi ampi locali all’interno di Palazzo Caetani. Peraltro eravamo già alla ricerca di nuovi spazi espositivi dato che il Museo, ubicato all’interno del Castello, da tempo necessita di nuovi e più ampi locali data l’enorme mole di beni in esso custodita. Con la delibera approvata oggi all’unanimità abbiamo quindi espresso la nostra intenzione di trasformare un’ala di Palazzo Caetani in una nuova sezione museale, ma anche in uno spazio culturale ed espositivo polivalente. Riteniamo che questa soluzione possa rilanciare uno dei principali beni monumentali di Fondi, sia positiva per la crescita del Museo civico e, in generale, per promuovere la cultura della nostra bellissima e storicamente ricchissima città».

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