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la delibera

Fondi, la giunta Rocca dichiara alienabile parte di Palazzo Caetani

L'associazione Onorato Caetani Aps: "I cittadini si mobilitino per chiedere alla Regione la revoca dell'atto"

FONDI –  La decisione della giunta regionale del Lazio (21 marzo 2024  Delibera n. 170) di rendere alienabili alcune parti di Palazzo Caetani a Fondi, sta suscitando reazioni in città. E non si tratta precisamente di applausi.

A fare appello ai cittadini di mobilitarsi per chiedere la revoca dell’atto amministrativo, è stata per prima l’associazione Onorato Caetani Aps: “Rendere alcune parti al momento inutilizzate alienabili significa – scrivono  – che potranno essere vendute a privati a prezzi concorrenziali nonostante il vincolo vigente sulla struttura”.

Ricordando che “accade in una città che ha un tessuto culturale vivo e dinamico e che conta numerose tra associazioni e cooperative del settore artistico, culturale ed ambientale, ma che allo stesso tempo vive nella costante carenza di strutture e spazi idonei ad ospitare tali istanze culturali in modo continuativo”, l’associazione spera “di avviare una riflessione nella cittadinanza” sul “se sia giusto avviare un’operazione di alienazione di un Bene pubblico, per di più storico, senza prima individuare una soluzione che permetta di utilizzare il Bene a fini di pubblica utilità mantenendone la proprietà Regionale, soprattutto se la stessa Giunta Regionale, in precedenti deliberazioni, ha più volte presentato la volontà di redigere un progetto organico di utilizzazione delle proprietà regionali in accordo con il Comune e gli Enti Parco del territorio senza mai avviare interlocuzioni in tal senso”.

E ricorda poi: “Nella nostra città abbiamo la necessità di spazi idonei per ospitare la collezione del museo civico, di una casa della cultura, di nuovi spazi espositivi per le mostre temporanee, di un’implementazione della presenza del Conservatorio di musica come polo di alta formazione artistica, di un museo delle Aree Protette ma l’ente regionale non trova negli spazi in questione nessuna utilità se non quella di fare cassa ai danni del patrimonio di una città importante come Fondi.mAllo stesso tempo siamo consci anche che la presenza di attività economiche nel Palazzo Caetani rappresenti un valore aggiunto ai fini turistici ma restiamo della convinzione che tale presenza sia utile e proficua solo in un quadro di proprietà pubblica della struttura che faccia da bilancia tra interesse collettivo ed interesse privato. Inoltre, questa azione apre la possibilità che ciò possa avvenire anche per altri Beni di proprietà regionale…potremmo trovarci tra qualche anno a dover commentare la vendita all’asta anche del Mastio del Castello o del complesso di San Domenico? Perché risulta così semplice spostare un bene vincolato dai beni inalienabili a quelli alienabili? Il rischio è che venga vanificato tutto il lavoro svolto da politici e amministratori dal 2001 ad oggi”.

Dunque l’appello: “A nostro avviso è necessario che le associazioni e i cittadini che hanno a cuore i monumenti della città, memoria viva della nostra storia, si adoperino congiuntamente per chiedere alla Regione Lazio la revoca della delibera di Giunta Regionale n.170 del 21 marzo 2024”.

Anche il Partito Democratico di Fondi ha espresso in una nota la sua ferma opposizione alla decisione della Regione Lazio di vendere ai privati parte del Palazzo Caetani.

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