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Sandro Di Camillo vince il Concorso Internazionale di Fotografia Città di Latina

Alla giovane Claudia Trulli la sessione speciale dedicata a Francesco Mansutti

LATINA  – E’ Sandro Di Camillo il vincitore assoluto della seconda edizione del Concorso internazionale di Fotografia Città di Latina con l’opera Via Rupta, Rotta in cui una “singola scena che ha la forza di raccontare una storia intera”. Così la giuria composta da Franco Fontana, Laura Zanoni e Stefano Unterthiner ha motivato il riconoscimento. “Profondità, intensità, difficoltà emergono tra i sedili di una macchina abbandonata, tra i rami che la nascondono, tra il buio che impera, tra la luce che si fa – insieme – strada e speranza”.  Il Premio è stato consegnato da Alfredo Loffredo, Presidente onorario di Latina Mater Ets e ideatore del Consorso internazionale di fotografia Città di Latina.

Claudia Trulli ha invece vinto la sessione speciale dedicata a Francesco Mansutti, riservata  agli studenti e alle studentesse delle scuole secondarie di secondo grado della provincia di Latina, con l’opera LA MIA PRIMA AMICA A colpire la giuria “l ’intensità di uno sguardo e della direzione di un cammino, occhi negli occhi, mano nella mano. Un istante che vale per l’eternità”. Ha consegnato il Premio la dott.ssa Michela Mansutti.

Nel Museo Cambellotti animato dagli eventi collegati al Premio e dalle esposizioni delle opere  ( fino al 28 aprile tutti i giorni dalle 10.30 alle 13.30 e dalle 16 alle 20 ad ingresso gratuito),  anche la presentazione del libro Invisibile del famoso fotografo Franco Fontana e la sua mostra  che prende origine dal libro di cui espone un estratto.

GLI ALTRI PREMI

Menzione speciale Premio del Pubblico (la foto che sui canali social del Concorso ha
ottenuto il maggior numero di like) a AUGUSTA CALANDRINI con l’opera NATURA A 432
HERTZ
DESCRIZIONE SCRITTA DALL’AUTORE: Questa foto per me racchiude i tre temi proposti:
speranze, bisogni e prospettive. Tutto intorno a noi viaggia ad una determinata frequenza, che
influenza il nostro equilibrio interiore. La natura è il luogo in cui maggiormente troviamo il giusto
accordo tra corpo e anima, perché essa possiede una frequenza a 432 hertz. Si dice che questa
sia la vibrazione universale, che guarisce e dona equilibrio. Ascoltare i suoni della natura o musica
con strumenti accordati a 432 hertz, come l’handpan rappresentato nella foto, è curativo per
l’anima. Il nostro bisogno è proprio quello di tornare in contatto con la natura, distaccarci da una
quotidianità frenetica, dove la tecnologia regna sovrana, e ritrovare il nostro accordo magico, che
ci da la speranza di una prospettiva migliore. La foto è stata scattata a Latina, all’interno del Parco
di Fogliano.
Ha consegnato il Premio Bruno Bulgarelli, Presidente di Latina Mater Ets.

Menzione speciale Migliori Significato a EDOARDO AGRESTI con l’opera QUALE FUTURO
MOTIVAZIONE: Due occhi che esprimono pensieri non detti di un bimbo che diventa portavoce di
tante Speranze, di tanti Bisogni, di tante Prospettive desiderate, custodite e forse destinate a
restare irrealizzabili. Eppure è lì, con una presenza che non passa inosservata, testimone di una
storia che potrebbe essere simile a quella di tanti altri. Il miglior significato è negli occhi di questo
bambino che, affacciato alla finestra, diventa il guardiano di un’immagine tanto potente quanto
delicata, il futuro. È un manifesto di speranza, un grido di rivolta contro l’ingiustizia e la
disuguaglianza. È un invito a guardare oltre il presente, a sognare un futuro migliore e a lavorare
con determinazione per realizzarlo.
Ha consegnato il Premio Laura Zanoni.

Menzione Speciale miglior composizione a DAVIDE RECCANELLO con l’opera BE STRONG
MOTIVAZIONE: Testa alta e sguardo dritto sono spesso il modo vincente di affrontare gioie e
avversità della vita. Senza scappare ma restando a osservare ogni momento, non solo come
spettatori, ma come protagonisti di ciò che dipende anche dal nostro punto di vista. La miglior
composizione è in questa fotografia i cui elementi sono disposti alla perfezione: il mare in
tempesta, gli scogli che osservano la scena, la donna in primo piano, tutto crea una composizione
armoniosa ed equilibrata, resa ancora più efficace dalla luce blu, dall’atmosfera magica della
scena immortalata.
Ha consegnato il Premio Stefano Unterthiner.

Menzione speciale Miglior Luce a MARCO ZAFFIGNANI con l’opera LUCIA
MOTIVAZIONE: Due donne, una che ha messo da poco al mondo la vita, l’altra che di questa vita
ancora dovrà imparare a sorprendersi. Sono lì, presente e futuro, speranza e attesa, paura e
sogno. Ma entrambe sono testimoni e protagoniste indiscusse del senso dell’amore, della
complicità, della resilienza. La miglior luce è in questa scena in cui l’unica fonte luminosa illumina e
mette in risalto gli elementi che danno significato alla fotografia. È la luce che accarezza l’inizio di
un nuovo giorno e di una nuova vita.
Ha consegnato il Premio Franco Fontana.

Menzione speciale Miglior Significato a FEDERICO FALCONI con l’opera PRIMO COLLOQUIO
MOTIVAZIONE: Nella sana e costruttiva diversità che contraddistingue l’indiscutibile unicità di
ciascuno di noi, alcune cose ci accumuneranno sempre: la capacità di emozionarci ed emozionare,
la volontà di riconoscere ciò per cui vale la pena vivere, la sensibilità di fermare un istante per
l’eternità. Eccolo, lo sguardo di un ragazzo sul fratello che si trova davanti alla porta di un nuovo
inizio, la speranza che tutto andrà bene, la certezza che qualsiasi cosa dovesse accadere ci si
ritroverà lì, dalla stessa parte, a proteggersi le spalle, a condividere la strada per andare avanti.
Questa immagine condensa il significato profondo dell’emozione pura e autentica.
Ha consegnato il Premio il sindaco di Latina Matilde Celentano.

Menzione speciale Miglior Significato a BENEDETTA CIACCIARELLI con l’opera
COSTRUIRE LA SPERANZA
MOTIVAZIONE: Molto spesso la risposta a tante delle nostre domande è proprio lì, davanti ai
nostri occhi. Basta un momento di confronto, basta prendersi per mano, basta avere la capacità di
ascoltarsi e, come accade sempre, sono i più giovani a insegnarci la semplicità del fare e del fare
insieme. Piccoli zaini colorati, vicini e complici nelle gioie e nelle avversità, assistono alla
costruzione di qualcosa di più grande di loro ma non lo fanno da semplici spettatori: sono lì ad
aspettare risposte, con la determinazione e il coraggio del voler contribuire a costruire un Futuro
migliore, a essere parte attiva di un cambiamento che, se iniziasse davvero, stravolgerebbe
positivamente la vita di ciascuno di noi.
Ha consegnato il Premio la professoressa Anna De Donato.

Menzione speciale Miglior Significato a RICCARDO TIROCCHI con l’opera LA ZATTERA
DELLE SPERANZE
MOTIVAZIONE: Un’immagine progettata nella mente e concretamente realizzata in fotografia;
eppure – nella costruzione così meticolosa in cui nulla è stato lasciato a caso – emergono la forza e
il grido del messaggio. Ragazzi e ragazze che rivolgono lo sguardo altrove ma sorreggono con
decisione messaggi precisi di Speranze, Bisogni, Prospettive, affidati alla direzione del punto di
vista del fotografo e dello spettatore, oltre che alle onde del mare e degli adulti. Che ciascuno di
noi faccia tesoro di queste voci.
Ha consegnato il Premio il dott. Marco Pandozi, Fondazione Roma.

Menzione speciale Miglior Composizione a NICOLA BERTOLIERE con l’opera SEPPUR
INUTILE
MOTIVAZIONE: Alcuni vuoti non sono mai stati così pieni, alcuni silenzi non sono mai stati così
assordanti: come questa immagine, il cui significato prevale più della fotografia, il cui vuoto riempie
più di tanti elementi messi insieme, il cui silenzio parla più di tante parole. Rigore, simmetria, linee,
tutto è come appare, ma niente è a caso. Come le persone che se ne vanno, come quelle che
restano, come gli spazi lasciati abbandonati per incuranza, come quelli che attendono solo di
prendere una nuova vita.
Ha consegnato il Premio la dott.ssa Sara Basile.

Menzione speciale Miglior luce va a LINDA FERRAUTO con l’opera LUCE ALL’ORIZZONTE
MOTIVAZIONE: Tendere la mano è uno dei gesti più semplici che possiamo fare. La complessità
di questa azione è spesso data dal perché la si tende. E quando a tenderla è un ragazzo o una
ragazza di oggi, ecco che il gesto diventa ancor più prezioso. Come in questa fotografia, la mano
di una ragazza che si aggrappa alla rete è ricca di significato. Si appoggia, attende, si mostra, ha
timore, ha speranza, osserva il presente, ripensa al passato, confida nel futuro. Cara ragazza, tu
sei luce.
Ha consegnato il Premio il dott. Franco Mansutti.

 

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