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LATINA – Trovare una soluzione per i 65 dipendenti della Croce rossa italiana di Latina che rischiano di perdere il posto di lavoro. Gli operatori del servizio di emergenza protestano già da diversi giorni contro la decisione dell’azienda di ricorrere, dal primo settembre, ad una agenzia interinale per le assunzioni. Ieri una delegazione di undici lavoratori è stata ricevuta dal commissario straordinario Francesco Rocca. La Croce Rossa Nazionale, dal canto suo, si è detta disponibile a cercare una soluzione per i 65 (49 autisti, 15 infermieri professionali e un addetto dell’amministrazione) a rischio. A spingerli a chiedere un incontro, la comunicazione ricevuta la scorsa settimana dalla direzione generale che ha informato i lavoratori della dichiarazione di nullità dei contratti, illegittimi secondo una pronuncia dell’Avvocatura dello Stato. Il percorso che la Croce Rossa vorrebbe intraprendere è quello di far assumere i lavoratori al 31 agosto con una formula alternativa, mentre i contratti stupulati cinque anni fa scadrebbero il 31 dicembre. L’anticipazione farebbe decadere le garanzie fissate dall’articolo 4 della convenzione che prevede l’obbligo di riassorbire il personale nel caso cambi la titolarità dell’appalto.
La delegazione sbarcata ieri a Roma ha concordato con la Cri nazionale l’apertura di un tavolo istituzionale al quale parteciperanno, oltre alla Croce Rossa, l’Ares, la Regione e le parti interessate.
