ASCOLTA RADIO LUNA 
LATINA – E’ la volta del risarcimento per i risparmiatori truffati da Vincenzo D’Andrea, il manager di banca che aveva ingegnato una trappola in cui sono caduto diversi investitori pontini. I giudici della Corte di Cassazione hanno stabilito che le 13 parti offese, vittime delle facili promesse dell’uomo d’affari, dovranno essere risarcite. Sarà il giudice civile a quantificare il danno, anche se il buco lasciato da D’Andrea ammonterebbe a circa 2 milioni di euro. I magistrati romani hanno così confermato la sentenza di secondo grado ed emesso l’ultimo verdetto: un anno e 4 mesi di reclusione e 800 euro di multa. L’indagine era scattata nel 2004 quando alcuni clienti si erano rivoli alle forze dell’ordine per denunciare la storia che il manager raccontava a tutti: fondi di investimento sicuri emessi dalla filiale di New York della Banca di Roma, ovviamente si trattava di un bluff. L’uomo, condannato già per truffa, falso e appropriazione indebita, era sparito con i soldi dei 13 clienti che si erano affidati a lui abboccando alla proposta di investimenti ad alto tasso remunerativo nel fondo deposito della Banca di Roma a New York. Finalmente, dopo 8 anni, la vicenda arriva a un epilogo.
