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INCHIESTA SU ASSUNZIONI IN PROVINCIA
Il pm Miliano chiede il giudizio immediato

La sede della Provincia

La sede della Provincia

LATINA – Ha chiesto il giudizio immediato per i 45 dipendenti della Provincia finiti nel mirino della Guardia di Finanza, il pm della Procura di Latina Giuseppe Miliano che ha coordinato l’inchiesta “Un posto al Sole” sulle assunzioni di amici e parenti in Provincia a Latina.

Il Sostituto Procuratore, basandosi sull’evidenza della prova, ovvero sull’avvenuta assunzione in violazione della legge, e dopo aver ascoltato gli indagati, ha deciso di utilizzare la strada accelerata che prevede di saltare l’udienza preliminare e andare direttamente davanti al giudice. I 40 assunti e 5 funzionari che hanno curato i concorsi sono dunque già a tutti gli effetti imputati (e non solo indagati) per abuso d’ufficio.

LA DIFESA DI CUSANI – “Abbiamo utilizzato la legge regionale sui cantieri-scuola invece dellacusani legge nazionale”, spiega così, il presidente della Provincia di Latina Armando Cusani, in un’intervista al Messaggero, quello che considera una specie di grande equivoco.  Cusani non spiega invece perché gli assunti siano tutti figli, nipoti, mogli o comunque parenti di politici a partire dal nipote del vicepresidente dell’Ente di Via Costa, Salvatore de Monaco il quale si difende: “Mio nipote era primo in graduatoria dopo otto anni di disoccupazione, doveva forse rinunciare al posto?”.

“Dalle indagini – spiega apertamente il colonnello Paolo Kalenda, comandante provinciale della Guardia di Finanza, illustrando l’inchiesta – è emerso che l’opportunità lavorativa sia stata una prerogativa a favore di pochi soggetti legati ai pubblici amministratori o dirigenti da rapporti di parentela”.

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