LATINA – Ha giocato anche nel Latina nella stagione 1995-96 Gaetano Musella, l’attuale allenatore della Sanremese trovato morto oggi pomeriggio a Finale Ligure ancora non si sa se per un malore o un omicidio. Musella in quella stagione in serie D indossava la fascia di capitano e contribuì alla salvezza della squadra nerazzurra realizzando alcuni gol molto importanti.
CORDOGLIO – La società Us Latina Calcio si stringe attorno al dolore della famiglia di Gaetano Musella, ex giocatore nerazzurro (con il Latina ha chiuso la sua lunga carriera nel ’95-’96) di cui tutti ancora ricordano la professionalità e la passione, trovato senza vita a Finale Ligure, in provincia di Savona. A Latina Gaetano Musella arrivò nell’autunno del 1995 portato dall’allora presidente Roberto Papaverone e diventò il capitano e anche il leader in campo di una squadra che riuscì a centrare un’impresa memorabile e salvarsi all’ultima giornata del campionato di serie D. E’ sempre stato ritenuto un grande talento del calcio italiano tra la fine degli anni settanta e gli anni ottanta ma che non è mai esploso. Giocò con il Napoli, il Bologna, il Palermo, il Catanzaro e la Sampdoria solo per citare alcune squadre. In nerazzurro collezionò 19 presenze accompagnate da quattro gol tutti molto pesanti. Gaetano, <Nino>, Musellla era il classico numero dieci dotato di un grande sinistro e resta nella storia del Latina per un magnifico gol su punizione in una importante partita giocata al Nicola Perrone tra Formia e Latina. Era un giocatore molto freddo sui calci piazzati e uno specialista dagli undici metri. In quel Latina allenato da Giancarlo Sibilia, era compagno di squadra anche di Emanuele Di Giorgi, fratello dell’attuale sindaco di Latina. Proprio nel capoluogo pontino si concluse la carriera di Musella che iniziò poi quella di allenatore tra serie C e serie D.