LATINA – Una delegazione di sessanta professionisti dell’Ordine degli Ingegneri di Latina, ha effettuato una visita all’impianto a Biogas di Latina della società Esco Lazio srl. L’impianto di Borgo Bainsizza, in prossimità dell’azienda florovivaista “Selecta Italia” è il più grande di questo tipo della provincia di Latina: 999 kWelettrici, in funzione dall’ottobre 2011. Per la realizzazione e gestione dell’impianto è stata costituita una società agricola denominata “Agri Power Plus Srl”.
“Dopo il corso appena concluso per Energy Manager – ha spiegato il presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Latina Fabrizio Ferracci – questo è un ulteriore appuntamento formativo e conoscitivo, teorico e pratico con presentazione in aula e visita guidata all’impianto, per i nostri iscritti nel campo del risparmio energetico e dell’utilizzo di fonti energetiche alternative e sostenibili”.
La visita all’impianto è stata preceduta da una presentazione del processo produttivo e da una descrizione dell’installazione da parte del Prof. Alessandro Corsini dell’Università Sapienza di Roma e dell’ingegner Ferdinando Ferdinandi, progettista dell’impianto.
“L’energia rinnovabile – hanno sottolineato il Prof. Corsini e l’ingegner Ferdinandi – deve tener conto delle vocazioni del territorio in cui sorgono e in questo caso è prettamente agro-industriale, più favorevoli dunque, a tecnologie come quella che utilizza il biogas, che sfruttano terreni non produttivi e sottoprodotti dell’agricoltura e dell’allevamento. Inoltre, Dalla “digestione controllata” dell’impianto a biogas si ricava anche un sottoprodotto, il digestato, simile ad un “limo” molto fertile, inodoro, che è distribuito sui terreni coltivati a biomasse (mais, triticale, sorgo e segale) destinate alla centrale, consentendo un considerevole risparmio in fertilizzanti chimici e di emissioni dei gas serra nell’atmosfera”.
L’energia elettrica annualmente ceduta dalla centrale alla rete Nazionale è di 7,5 milioni di kWhe/anno, mentre l’energia termica annualmente ceduta a Selecta Italia per il riscaldamento di 7 ettari circa di serre florovivaistiche è di 6 milioni di kWht/anno.
Il biogas prodotto dall’impianto, che è in grado di fornire energia termica ed elettrica a oltre mille famiglie, è ricavato dalla fermentazione anaerobica controllata di materie prime organiche: insilati di cereali appositamente coltivati, integrati con deiezioni animali provenienti da allevamenti locali e da sottoprodotti agricoli disponibili sul territorio, quali la sansa. Gli insilati di cereali sono prodotti dalla stessa Agri Power Plus su circa 200 ettari, che erano incolti o sottoutilizzati, posti in prossimità dell’impianto ed i restanti sono conferiti da produttori locali ubicati scelti a non oltre i 9 km dalla centrale, questo accorgimento garantisce un contenimento dei costi di trasporto e un abbattimento delle emissione di CO2. L’utilizzo di terreni incolti e la filiera corta sono due tra i fattori che fanno dell’impianto di Borgo Bainsizza “una centrale a biogas fatta bene”, di quelle cioè approvate anche dalle associazioni ambientaliste.
“L’entrata in funzione della centrale – ha evidenziato Gerda Wagner, amministratore delegato di Selecta Italia – ha consentito alla nostra azienda un risparmio di circa il 25% nell’acquisto e consumo di combustibili fossili per il riscaldamento delle serre: un vantaggio economico che si sposa con il rispetto dell’ambiente”.
Dal 2012 ad oggi, infatti, la produzione di energia elettrica e termica generata ha comportato una riduzione diretta di emissioni di anidride carbonica in atmosfera di circa 7.800 tonnellate, con positive ricadute ambientali.
