LATINA – Il comandante del comando provinciale del Corpo Forestale dello Stato di Latina, Giuseppe Persi, ha illustrato oggi i dati, anche se non ancora definitivi della campagna antincendi boschivi del 2013. Un anno che ha avuto un buon risultato con una diminuzione importante di eventi rispetto all’anno precedente.
Quest’anno, complice anche la particolare stagione estiva caratterizzata da diverse precipitazioni, il numero degli incendi è stato di 128 eventi (contro i 170 del 2012) con una superficie totale percorsa dal fuoco, stimata, di circa 834 ettari (1.252 nel 2012), di cui 748 (1.082) di superficie boscata ed 86 (169) non boscata.
Per il 60 – 70% dei casi si è trattato di incendi dolosi, ha spiegato il comandante oggi nel corso di una conferenza stampa che è servita anche a presentare il nuovo gruppo di lavoro del comando di Latina formato da: Vittorio Iansiti (comandante Nipaf), Pamela Colatosti (per l’ufficio tecnico) e Marella Vigliotti (Ufficio tecnico).
ASCOLTA PERSI
NUMERI – Maggiormente colpito il sud pontino, in particolare il comune di Itri che ha subito 29 incendi con circa 260 ettari percorsi dal fuoco, seguito dal comune di Formia con 24 incendi con oltre 120 ettari di soprassuolo boschivo interessato, dal comune di Fondi con 13 incendi e 74 ettari percorsi dal fuoco e dal comune di Gaeta con 9 incendi e 91 ettari di bosco interessati dalle fiamme.
Nella parte settentrionale della provincia, invece, è il comune di Sezze dove sono stati registrati il maggior numero di incendi (8) con 56 ettari interessati dal fuoco, di cui circa 30 di superficie boscata, mentre il Comune di Sonnino con soli 4 eventi ha visto andare in fumo circa 100 ettari di soprassuolo di cui 60 ettari boscati.
Rispetto al 2012, solo nei comuni di Formia ( + 9) e di Itri ( + 5) si è registrato un incremento del numero degli incendi, mentre le superfici totali e boscate percorse dal fuoco sono comunque diminuite, come d’altra parte in tutti gli altri comuni della provincia.
Il Comando provinciale del Corpo forestale dello Stato ha contribuito al sistema, nel periodo luglio-settembre, con complessive 920 pattuglie dei Comandi Stazione, con la collaborazione della Scuola del CFS di Sabaudia, impegnate nell’attività di prevenzione e controllo delle aree a maggior rischio e nella direzione delle operazioni di spegnimento (DOS). Le attività di spegnimento sono avvenute con la collaborazione dei Vigili del Fuoco e dalle Associazione di protezione Civile del sistema regionale.
Importante è risultata l’attività della flotta aerea regionale che ha visto schierati nella provincia 5 elicotteri, due dei quali del Corpo forestale dello Stato e in particolare un Augusta AB 412 posizionato a Sabaudia e un NH 500 a Cisterna. I funzionari e personale del Comando Provinciale hanno, inoltre, concorso alle attività della SOUP della regione Lazio.
Le attività investigate hanno coinvolto oltre al personale dei Comandi stazione, personale del Comando provinciale con particolare riferimento al Nucleo investigativo di polizia ambientale e forestale (NIPAF), opportunamente potenziato durante il periodo estivo. In particolare i rilievi delle aree percorse ed una attenta individuazione e lettura delle aree di insorgenza degli incendi, hanno permesso di individuare, per tre diversi incendi, i responsabili con tre persone denunciate all’Autorità Giudiziaria per incendio boschivo colposo, mentre sono tutt’ora in corso attività investigative per alcuni incendi di chiara origine dolosa.
L’attività del Corpo forestale dello Stato in tema di incendi boschivi non si esaurisce con il venir meno del periodo di grave pericolosità ma continua con una specifica attività tecnica connessa al rilievo delle aree percorse dal fuoco ed alla verifica sul rispetto dei divieti previsti dalla legge 353 del 2000.
In particolare i Comandi Stazione nelle prossime settimane effettueranno una perimetrazione di tutte le aree boscate percorse dal fuoco. Tali rilievi verranno riportati su ortofoto georeferenziate e successivamente messi a disposizione degli Enti locali che potranno utilizzarli, come base cartografica, per aggiornare/costituire il catasto delle aree percorse da incendio, adempimento previsto espressamente dalla succitata legge 353/00.
Tra i divieti previsti dalla normativa circa l’utilizzo delle aree percorse dal fuoco, oltre all’edilizia, è soprattutto il pascolo e, in misura minore, l’esercizio dell’attività venatoria che spesso vengono esercitate non rispettando i divieti della legge 353 del 2000.
A questo proposito l’attività dei Comandi Stazione sarà fortemente proiettata ad un puntuale e costante controllo delle succitate attività al fine contrastare efficacemente l’esercizio illegittimo del pascolo e dell’attività venatoria nelle aree percorse dal fuoco.
[nggallery id=151]