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TROVATO IL PIRATA DI ALESSIA CALVANI
E’ Emanuele Fiorucci, ha confessato
Cipriano: “Non descrivetelo come un mostro”

Alessia Calvani

Alessia Calvani

LATINA – Ha reso piena confessione, prima questa notte davanti agli agenti della Polizia stradale di Latina che dopo 1 anno sono riusciti a rintracciarlo, e poi davanti al Pm Gregorio Capasso. Lui è Emanuele Fiorucci e la notte del 2 settembre del 2012 ha investito e ucciso su via della Stazione a Latina Scalo, Alessia Calvani.

Era lui alla guida della Mercedes Classe A rubata da un appartamento nella zona di Latina Scalo, e al momento è l’unico indagato per i reati di omicidio volontario, fuga e furto, ma secondo la Polizia Stradale ci sono almeno altre due persone, se non di più, che erano a conoscenza di quanto avvenuto e che non hanno fatto niente per favorire le indagini. “Faremo tutto quello che è in nostro potere per accertare le responsabilità”, ha spiegato nel corso di una conferenza stampa, il comandante della Polizia Stradale di Latina Francesco Cipriano.

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cipriano

Un lavoro lungo e molto articolato, durato più di un anno, che ha seguito sempre la ricerca dell’auto, quella è stata la chiave di volta che ha permesso di arrivare a Fiorucci.

Più di 200 le persone ascoltate e più di 25 mila gli accertamenti, perchè il problema era rappresentato proprio dai tabulati: abitando nella stessa zona dove è avvenuto l’incidente, gli agenti hanno dovuto incrociare molti dati e conversazioni, un lavoro enorme ma che ha portato ai frutti sperati, ha spiegato il vice, Pandolfi

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pandolfi

fotoEmanuele Fiorucci, sposato e con due figli, era già stato accusato di omicidio colposo per un incidente avvenuto nel 2006 a Livorno, lui era alla guida di un camion che finì contro una macchina. Una persona rimase uccisa. Fiorucci, dunque, non aveva la patente, che gli era stata ritirata.

INDAGINI –  Le indagini si sono concentrare sull’auto che, secondo gli investigatori, è stata nascosta subito dopo il fatto e recuperata la mattina successiva per essere riciclata, ancora non è chiaro se smontata o tutta intera. L’unico dubbio degli inquirenti è rappresentato dalla chiave della Mercedes Classe A: come faceva il Fiorucci ad avere la chiave?

Una domanda a cui l’uomo, difeso dall’avvocato Coronella, non ha ancora risposto, ma che aprirà certamente nuovi scenari.

Un grazie, hanno spiegato gli uomini della stradale, va a tutti i cittadini che li hanno aiutati, in tanti hanno chiamato raccontando la loro versione e cercando in ogni modo di aiutare le forze dell’ordine: “sicuramente un aiuto prezioso, che ci ha fatto capire quanto i cittadini stessero apprezzando il nostro lavoro”, ha spiegato il comandante che ha concluso la conferenza con un augurio: “Speriamo di aver dato alla famiglia di Alessia un piccolo sollievo, certo non gli abbiamo restituito Alessia, ma almeno questa potrà essere una piccola consolazione”.

ASSOCIAZIONE FAMILIARI E VITTIME DELLA STRADA – Parla di beffa giudiziaria il vicepresidente del’associazione Familiari e vittime della strada, Giovanni Delle Cave: “Il pirata della strada non ha subito nessun provvedimento restrittivo grazie ad un sistema legislativo che continua a non difendere il bene supremo della vita. Questa Associazione sempre al fianco delle vittime della strada chiede con forza un cambiamento legislativo estremo contro questa strage continua, non possiamo continuare ad assistere inermi. Adesso basta, in qualità di presidente regionale del Lazio, annunciamo che nei prossimi giorni manifesteremo davanti al Tribunale di Latina per chiedere giustizia e l’applicazione di pene congrue rispetto alla gravità del fatto”.

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