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REGIONE, MODIFICHE AL PIANO CASA
Ingegneri in audizione: “No al consumo del territorio”

Fabrizio Ferracci, presidente dell'Ordine degli Ingeneri di Latina

Fabrizio Ferracci, presidente dell’Ordine degli Ingeneri di Latina

LATINA – Una delegazione dell’Ordine degli Ingegneri di Latina ha partecipato  martedì 22 ottobre all’audizione che si è tenuta presso la Commissione Consiliare Permanente “Ambiente, lavori pubblici, mobilità, politiche della casa e urbanistica” della Regione Lazio. Argomento della seduta: “Proposte di Legge di modifica al Piano Casa regionale”.

“L’Ordine degli Ingegneri della provincia di Latina – spiega il presidente Fabrizio Ferracci – ha accolto con piacere l’invito da parte del presidente della Commissione Consiliare Enrico Panunzi e del vice presidente Enrico Forte per la presentazione di osservazioni alla Proposta di legge regionale n.76 del 24/09/2013, con l’obiettivo di fornire un contributo alla formazione del miglior istituto legislativo. Apprezziamo l’approccio di non riscrivere in toto la precedente norma, come spesso avviene, ma di concentrarsi su alcuni punti essenziali per migliorare la legge già in vigore”.

L’Ordine in una nota spiega di aver “apprezzato lo sforzo che la Commissione sta facendo per far sì che gli interventi non comportino il consumo di nuovo territorio. Ancor prima di entrare puntualmente nel merito l’Ordine esprime soddisfazione nel prendere atto che si sia intervenuti nell’affrontare, per superare, le situazioni di contenzioso in essere con gli Enti sovraordinati in ordine alle problematiche di tutela del territorio, ed ancora per definire le situazioni di incertezza che sino ad oggi hanno limitato la fluida applicazione dell’housing sociale”.

Giudizio positivo è stato espresso poi sulla tendenza a favorire gli interventi che limitino il consumo di territorio anche se forse si poteva intervenire con minor timidezza nel meccanismo degli incentivi in particolare nei territori costieri per favorire le delocalizzazioni. Il documento presentato suggerisce, infine, di valutare le situazioni di conflittualità tra le proposte di utilizzo ai fini edificatori delle aree libere e le concomitanti iniziative di pianificazione urbanistica intraprese dalle amministrazioni locali.

“Il nostro impegno – conclude il presidente Ferracci – è di continuare il lavoro di confronto con gli organi regionali per fornire un nostro contributo anche alla stesura delle prossime norme urbanistiche in cantiere”.

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