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PANAPESCA
Cassa integrazione per tutti i dipendenti

Base_nautica_Flavio_Gioia_di_GaetaGAETA – La direzione aziendale della Panapesca, ha annunciato l’avvio di una procedura di cassa integrazione per la cessazione dell’attività Panapesca del sito di Lungomare Caboto a Gaeta. L’azienda aveva già dismesso, lo scorso gennaio, l’attività lavorativa del reparto produzione che coinvolge 32 lavoratori i quali, dopo le azioni di lotta e di presidio insieme alle Organizzazioni Sindacali territoriali, avevano ottenuto lo slittamento dei licenziamenti e l’apertura di una procedura di cassa integrazione in deroga che scadrà a fine mese, che sarebbe dovuta proseguire con una procedura di cassa integrazione per cessazione di attività.

Nei giorni scorsi, invece, l’azienda ha comunicato che la procedura di cassa integrazione per cassazione di attività non riguarderà più solamente i 32 lavoratori, ma tutti i 46 lavoratori oggi dipendenti Panapesca, anticipando di fatto la chiusura dell’intera attività produttiva. Una notizia che sommata all’iniziativa unilaterale di sabato mattina, che ha visto l’azienda svuotare un magazzino, ha portato le Organizzazioni Sindacali a decretare il totale blocco delle attività del reparto movimentazione, con uno sciopero ad oltranza fino a tutto il 19 novembre prossimo, giorno nel quale si terrà a Latina, presso la Confindustria il primo incontro sindacale per la procedura di cassa integrazione. “Siamo alle solite – dicono Eugenio Siracusa e Luca Lombardo segretari provinciali di Flai Cgil e Uila Uil – l’azienda persegue nei suoi atteggiamenti indisponenti e la nostra reazione non poteva essere diversa, tanto che sabato abbiamo dovuto chiedere l’ausilio al Commissariato di Polizia per scongiurare problemi di ordine pubblico. I lavoratori sono da cinque giorni in presidio permanente in sciopero e lunedì mattina terremo una assemblea davanti ai cancelli dell’azienda. Chiediamo a tutte le istituzioni, in primis al sindaco di Gaeta, che ci è stato fino ad ora vicino, di continuare ad esserci vicino in questa ulteriore drammatica situazione che oggi vede coinvolti tutti e 46 i dipendenti. Se l’atteggiamento dell’azienda dovesse continuare e non si dovesse addivenire ad un accordo dignitoso, proseguiremo le iniziative di mobilitazione di tutti i lavoratori

 

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