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Ex Scm, altri sei mesi di cassa. La firma in Regione

Continua l'assemblea permanente

Regione-LazioLATINA – La Regione ha concesso, questa mattina, altri sei mesi di cassa integrazione straordinaria ai lavoratori della SCM di Latina Scalo. Sessantuno persone che possono tirare un sospiro di sollievo considerata la ormai prossima data del 17 aprile quando, terminato il periodo di cassa, si sarebbe aperto quello del licenziamento e dell’ingresso nelle liste di mobilità. In questo modo invece rimarranno ancora agganciate all’azienda e continueranno l’assemblea portata avanti, ormai da 310 giorni all’interno dello stabilimento per difendere il loro posto di lavoro e quegli impianti, dei quali hanno la massima cura, nella speranza di poterli riaccendere quanto prima.
L’azione congiunta della Femca Cisl, dei lavoratori e del curatore fallimentare nominato dal tribunale di latina, che aveva inviato richiesta di proroga della cassa integrazione, ha invece convinto i funzionari della Regione a concedere altri sei mesi di ammortizzatori sociali, anche a fronte di una manifestazione di interesse, da parte di una società, verso il sito emersa in questi giorni. Una manifestazione limitata nell’intervento e nel numero di persone da riassorbire, ma che permetterà la riapertura di un bando pubblico per l’affitto del sito, destinato a tutti coloro che abbiano interesse ad investire e rilanciarne l’azione.
“Questo ulteriore periodo di cassa, “strappata” con molta fatica alla Regione ”afferma Roberto Cecere segretario generale della Femca Cisl di Latina” ci servirà per guadagnare ulteriore tempo alla ricerca di un imprenditore che voglia impegnarsi nel rilanciare il sito e sostenere l’occupazione. Queste persone, che dal maggio del 2013, giorno e notte presidiano ininterrottamente il loro stabilimento, hanno tutto il nostro sostegno nell’azione di lotta, anche se dobbiamo constatare, con molto rammarico, che intorno a questa vicenda sono nate recentemente dichiarazioni e prese di posizione che non aiutano certo la soluzione della vertenza in atto.”

 

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