LATINA – C’è voluto tutto il coraggio e la forza di non soccombere ad una prepotenza assurda, per fare arrestare i responsabili di un pestaggio che ha mandato in ospedale un ragazzo di vent’anni di Latina. La brutale aggressione a colpi di mazza da baseball (il primo assestato alle spalle) è avvenuta l’11 settembre in Via Neghelli preceduta da un altro episodio avvenuto due giorni prima quando un gruppo di 5 ragazzi, due giovanissimi e due minorenni appartenenti alle famiglia Ciarelli e Di Silvio e un trentenne originario di Firenze figlio di un ex collaboratore di giustizia, avevano infastidito un ragazzo che come tanti scendeva dalla sua auto nel quartiere dei Pub per passare qualche ora con gli amici. Il branco gli aveva puntato negli occhi una torcia laser. Lui aveva accennato un “ma che volete da me” che non era stato preso affatto bene.
“Tu non sai chi siamo noi! Devi portà rispetto!” sono state le ultime parole rivolte in tono arrogante e minaccioso da uno dei cinque aggressori alla giovane vittima che cercava di allontanarsi con un suo amico. Prima i colpi di mazza da baseball alle spalle poi calci e pugni. Solo la prontezza di spirito dell’altro che chiede aiuto e chiama la Polizia induce i cinque a scappare.
Quello che segue è opera della terza sezione della squadra Mobile di Latina : “Sono poliziotti, ma anche genitori – spiega il dirigente dlela Squadra Mobile Tommaso Niglio – Nonostante lo spavento ed il trauma cranico con 7 punti di sutura in testa, la vittima grazie a loro ha trovato il coraggio di denunciare”. Le indagini hanno portato all’individuazione dei violenti, volti noti a Latina.
Questa mattina su ordinanza di custodia cautelare messa dal gip del Tribunale è scattato l’arresto: tre le misure cautelari coercitive eseguite all’alba di oggi dalla Squadra Mobile nei confronti di Salvatore Sparta Leonardi 33 anni originario di Firenze da qualche tempo a Latina e Samuele Di Silvio sono finiti in carcere. Per Gianluca Di Silvio, fratello di Samuele, il gip ha imposto l’obbligo di firma. Gli altri due autori sono minorenni e saranno giudicati dal Tribunale dei Minori di Roma.
Gli investigatori proseguono le indagini per verificare quali interessi avessero portato Sparta Leonardi a Latina
IL DIRIGENTE DELLA SQUADRA MOBILE DI LATINA TOMMASO NIGLIO