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politica

Latina, approvato in commissione Pef dei servizi igiene urbana

Sarubbo e Cozzolino del Pd: "Niente incentivi per la differenziata e riduzione dei servizi finora garantiti"

ingresso comuneLATINA – E’ stato approvato questa mattina il PEF 2015 dei servizi d’igiene urbana, inferiore a quello dell’anno scorso di 940.000 euro, un risparmio – si legge in una nota dell’amministrazione – ottenuto razionalizzando le spese e rimodulando i servizi, senza quindi effettuare tagli né al personale né ai servizi stessi. “Sono soddisfatto perché siamo riusciti ad approvare il PEF in tempi comunque stretti e prima della metà dell’anno, consentendo oltremodo un evidente risparmio – afferma il presidente della Commissione Ambiente, Luca Bracchi – ringrazio l’assessore Alberto Pansera e gli uffici per l’ottimo lavoro svolto che ci consente di poter presentare un documento contabile importante sia sotto l’aspetto economico finanziario sia sotto quello della prestazione dei servizi ai cittadini”.

Il Pd in commissione invece, ha votato contro il Piano Economico Finanziario della Latina Ambiente, che secondo Sarubbo e Cozzolino non prevede incentivi per la differenziata e rischia di gettare la città nel caos. Il voto contrario arriva per il ritardo con cui si è giunti all’appuntamento: «È molto grave – spiegano Omar Sarubbo e Alessandro Cozzolino, rispettivamente consigliere e capogruppo del Pd – che l’amministrazione Di Giorgi abbia proposto la delibera del Pef 2015 quando è ormai passata metà dell’anno in corso. Nei fatti questo impedisce di fare una programmazione annuale che consenta di gestire in maniera più equa ed efficace il servizio di raccolta dei rifiuti. Ogni anno il sindaco e la sua giunta hanno rinnovato la promessa di portare in approvazione il Pef entro il mese di dicembre dell’anno precedente, ma questa promessa è stata sempre disattesa». Il Piano, poi, è in sostanza una somma di tagli ad un servizio che è già molto carente, con l’aggravante di una raccolta differenziata ferma al 33% da cinque anni, ovvero da quando Di Giorgi si è insediato. «Non differenziare – sottolinea Sarubbo – significa danneggiare l’ambiente e rinunciare ad un modello di raccolta rifiuti che oltre ad essere più virtuoso è nel lungo periodo remunerativo, riduce i costi per l’amministrazione e le bollette per i cittadini».

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