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sanità

Mobilitazione lavoratori Cup, chiesta revoca del bando di gara centralizzato

Presidio indetto da Cgil, Cisl e Uil: "A rischio centinaia di posti di lavoro". Scongiurare lo sciopero ad oltranza

regione-palazzoLATINA – Il Comitato dei Lavoratori Cup del Lazio aderisce alla mobilitazione indetta da Cgil, Cisl e Uil Funzione Pubblica con presidio ed assemblea in programma il 4 settembre davanti alla Regione Lazio. L’obiettivo è chiedere la revoca del bando di gara centralizzato per i Cup delle Asl e delle Aziende ospedaliere delle Regione e maggiori garanzie per i diritti dei lavoratori.

All’iniziativa sarà presente una folta delegazione del Comitato Lavoratori Cup del Lazio che ha raccolto ad oggi, a partire dal 5 agosto, complessivamente oltre 5.000 firme con l’adesione di gran parte dei lavoratori che operano nelle varie ditte esterne dei servizi Cup delle Asl e Ao della Regione Lazio.

In assenza di una proposta alternativa, è in programma uno sciopero ad oltranza a partire dal prossimo 8 settembre con gravissimi disagi per i cittadini della regione nell’accesso alle prestazioni sanitarie ambulatoriali.

“A tutt’oggi pur in presenza di una richiesta di incontro e della nostra denuncia circa la situazione critica che si profila, non abbiamo ricevuto alcuna risposta dalla Regione Lazio sulla Gara Unica Centralizzata CUP, che contiene clausole di salvaguardia ambigue e importi più bassi rispetto all’attuale gestione. Un fatto che potrebbe comportare la perdita di centinaia di posti di lavoro su un totale di quasi 2.000 operatori”. Lo affermano in una nota Mauro Mastropietri della FP Cgil, Stefania Gunnella della Cisl FP e Pietro Bardoscia della Uil FPL di Roma e Lazio.
“Siamo di fronte a una gara – spiegano i sindacalisti –  che prevede meno risorse stanziate per il servizio, il taglio delle ore di lavoro e non dà garanzie né sul riassorbimento di tutti i lavoratori attualmente impiegati nelle varie commesse, né sulle eventuali condizioni di tutela”.

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