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la sentenza

Accesso impedito al contatore, il giudice obbliga l’utente a consegnare le chiavi

Acqualatina: "Tanti pronunciamenti favorevoli, i giudici confermano che siamo nel giusto"

L'Ad di Acqualatina Raimondo Besson

L’Ad di Acqualatina Raimondo Besson

LATINA – Il Tribunale di Latina ha condannato un utente del servizio idrico di Aprilia per aver impedito ai tecnici di Acqualatina di leggere il contatore. E ha deciso anche che pagherà una penale per ogni giorno di ritardo nella consegna delle chiavi per l’accesso al locale dove si trova l’apparecchio. E’ l’ultima sentenza favorevole ad Acqualatina di una piccola montagna di contenziosi.

Nel mese di luglio scorso è stata la Corte D’Appello di Roma a dare ragione al gestore su tutta la linea quando si presentino casi di grave e perdurante morosità, stabilendo che è legittimo chiudere i rubinetti.

Ma la sentenza che piace di più ad Acqualatina è la 1206/2015 , ben 18 pagine con cui il Tribunale di Latina “confuta, punto per punto, tutte le contestazioni mosse, negli anni, dal Comitato per l’Acqua Pubblica e dai suoi sostenitori.. soffermandosi anche sulla pretesa inesistenza e invalidità della convenzione di Gestione, sulle false affermazioni riguardanti la tariffa ed altri punti, da sempre “cavalli di battaglia” del Comitato”, si legge in una nota della SPA dell’acqua.

“Auspichiamo – afferma l’Amministratore Delegato di Acqualatina, Ing. Raimondo Luigi Besson – che tali pronunciamenti possano metter fine, definitivamente, alle annose e sterili questioni che animano da sempre una parte residuale delle utenze del nostro territorio”, e aggiunge che la società continuerà a combattere il grave problema della morosità e a tutelare gli utenti onesti, impegnandosi quotidianamente per offrire, a tutto il territorio, un servizio sempre migliore”.

Lo speriamo, augurandoci che la Spa pensi anche a tutelare gli utenti onesti dai pesanti aumenti delle tariffe, visto che parliamo di acqua e cioè di un bene essenziale e di tutti.

 

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