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calcio a 5

La favola di Landucci

L'esordio in serie A con l'Axed

MAURIZIO LANDUCCI

MAURIZIO LANDUCCI

LATINA – Maurizio Landucci, da venerdì sera, è nell’Axed Group Latina Calcio a 5. Venerdì scorso (18 dicembre), ha fatto il suo esordio in serie A con la squadra del cuore. Una bella favola di Natale. Under 18, poi under 21, Landucci ora è in prima squadra, a soli 19 anni, compiuti il 26 novembre scorso.

Dal calcio a 11 a quello a 5, il passo è stato breve: “Sono il ragazzo più felice del mondo – ha spiegato – Non gioco in una squadra semplice, ma in quella della mia città. Una squadra stupenda, una grande famiglia, qualcosa di semplicemente meraviglioso che non si può nemmeno raccontare”.

Quando hai saputo che avresti giocato titolare?

“Venerdì (18 dicembre), poco prima di partire per Rieti, mi stavo vestendo per andare all’appuntamento ed il mister, Basile, mi ha chiamato per dirmi: ‘hai letto cosa ha scritto Simone (Chinchio ndr) sul gruppo?’ Non avevo letto nulla, sono rimasto basito. Toccava a me ed il mister mi ha detto: ‘fai quello che sai fare, stai tranquillo e andrà tutto per il meglio. Se la società ed io, abbiamo deciso di promuoverti in prima squadra al fianco di Chinchio, un motivo ci sarà: abbiamo fiducia in te’. E credo di essere andato bene”.

Come giudichi la tua prestazione contro il Rieti?

“Positiva. Forse, potevo fare qualcosa di più sul loro terzo gol, perchè se fossi andato con il braccio più sicuro, invece che mollo, sul tiro di Zanchetta, magari potevo prenderlo. Credo, però, di aver disputato una buona partita”.

I primi complimenti?

“Da Andrea Terenzi, lui dopo Yuri Bacoli, che mi ha allenato nell’Under 18, è stato il mio mister in Under 21. Tutta la squadra, però, si è stretta intorno a me, una bella cosa”.

Questo esordio è il più bel regalo di Natale?

“Senza ombra di dubbio. Non credo che ce ne saranno altri della stessa importanza”.

E adesso cosa accadrà?

“Testa bassa e lavorare. Posso e voglio fare soltanto questo. Ho la fiducia di tutti, è vero, ma va meritata giorno dopo giorno”.

C’è una dedica particolare per questo esordio?

“Alla mia famiglia, a mio padre e mia madre. Stavo per smettere, se oggi sono nella grande famiglia del Latina Calcio a 5, lo devo soltanto a loro”.

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