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acque contaminate

“Falde inquinate a Borgo Sabotino”, intervenga Zingaretti”

La politica si risveglia dopo i dati sul cloruro di vinile e sollecita interventi prima mai richiesti

centrale sabotinoLATINA –  “Zingaretti intervenga su falde acquifere Borgo Sabotino”. Lo chiede il consigliere regionale del Lazio, Luca Malcotti (Lavoro e Territorio) in risposta alle sollecitazioni che arrivano dai residenti che hanno avviato una raccolta di firme per chiedere tutele. Il problema è quello della contaminazione da cloruro di vinile, situazione  che sarà di ben difficile soluzione nel breve periodo (e forse anche nel lungo), ma che comunque richiede preliminarmente uno studio e analisi che accertino le cause dell’inquinamento, individuando la fonte.  Per metterci il naso serve un atto di coraggio e quello che potrà fare il governatore del Lazio (e il Comune di Latina)  non è bonificare la falda, ma stanziare i fondi per avviare al più presto uno studio serio nell’interesse della collettività.

“Ho presentato un’interrogazione al presidente Zingaretti affinché intervenga con la massima urgenza sul grave problema dell’inquinamento delle falde acquifere in località Borgo Sabotino di Latina. Le istituzioni regionali devono dare risposte immediate e certe ai cittadini estremamente preoccupati sia per i disservizi sia per l’impatto di tale inquinamento sulla loro salute – scrive in una nota il consigliere regionale sulla scia di un’iniziativa avviata da Enrico Tiero, candidato alle primarie del centrodestra che si terranno domenica prossima a Latina. Prima di oggi dati analoghi erano emersi a più riprese nell’area, certificati da importanti enti pubblici, ma mai presi sul serio da chi avrebbe dovuto interessarsene in nome e per conto degli abitanti di Latina.

“Innanzitutto chiediamo di far fronte all’emergenza con l’istituzione immediata di autobotti permanenti nel territorio- aggiunge – ma soprattutto di provvedere all’ampliamento della rete idrica, per consentire l’allaccio tramite il gestore Acqualatina a coloro che non possono più usufruire dei pozzi. Sul versante del diritto alla salute, chiediamo che siano fornite ai cittadini urgenti spiegazioni in merito ai materiali interrati rinvenuti, per chiarire quali danni siano stati arrecati a chi ha usufruito dell’acqua inquinata, con analisi epidemiologiche sulla popolazione per verificare le conseguenze del cloruro di vinile presente nell’acqua e l’incidenza di tumori o altre patologie”.

Nell’area intorno alla centrale come è noto il Comune ha vietato l’utilizzo dei pozzi per il prelievo di acqua sia per uso alimentare che per irrigare i campi. Convocata anche una conferenza di servizi per fare il punto sulla preoccupante situazione. Il tavolo è in programma per il 17 marzo.

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