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amministrative 2016

Analisi del voto. Moscardelli (Pd): “Tesi complottiste insostenibili”

Il senatore spiega perché non è stato il il voto disgiunto a danneggiare Enrico Forte

Enrico ForteLATINA – Nessun complotto ai danni di Enrico Forte. Lo sostiene il senatore Claudio Moscardelli cui qualcuno vorrebbe addossare la responsabilità della sconfitta al primo turno del compagno di partito con il quale era stata combattuta una guiera fratricida già al momento delle primarie. Il voto disgiunto a favore di Coletta e a svantaggio di Forte sarebbe dunque la vendetta consumata fredda.

Ma- spiega il parlamentare pontino – il voto disgiunto e’ ininfluente in quanto ammonta a circa 300 voti per tutte e tre le liste. Le tre liste riportano complessivamente 15.256 voti mentre Enrico Forte prende 14.966 voti . La differenza è di 290 voti. Se anche questi 290 voti li avesse presi Enrico non saremmo riusciti a colmare la distanza con Calandrini e con Coletta che è di 700 voti”.

Semmai – aggiunge Moscardelli – “per andare al ballottaggio serviva prendere più voto disgiunto a favore” e inoltre  “i candidati consiglieri sapendo che in caso di sconfitta sarebbero entrati in pochi non possono aver lavorato per la loro mancata elezione favorendo il voto disgiunto”.

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