LATINA – I cinghiali nel Lazio sono ormai un’emergenza e se il fatto che pascolino in città spaventa, il loro passaggio causano danni all’agricoltura. Per parlarne Coldiretti riunisce i sindaci di tutta la regione. “Tutti invitati, dal primo all’ultimo, all’assemblea di martedì a Roma – dice David Granieri, presidente della federazione regionale che parla di iniziativa non più prorogabile – a fronte dell’immobilismo delle istituzioni delegate a gestire le attività di contenimento della fauna selvatica introdotte dalla legge regionale numero 4 del febbraio 2015 “.
Non è un mistero che questi animali pericolosi e dotati di velocità e forza fisica siano oggi un serio pericolo per le persone e per la sicurezza stradale. “Il fenomeno è fuori controllo – aggiunge il direttore della Coldiretti del Lazio, Aldo Mattia – devastano coltivazioni di mais, foraggio, ortaggi e verdure, vigneti, noccioleti. Le aziende agricole subiscono perdite dal mancato reddito dei raccolti distrutti e sono inoltre costrette a farsi carico delle ulteriori spese per le nuove semine”.
Danni che sono stimati in tre milioni di euro all’anno, a fronte di indennizzi scarsi e fermi al 2015. E in questa situazione le regioni devono concordare i piani di intervento con le polizie provinciali e gli ambiti territoriali di caccia (Atc). “Questo meccanismo nel Lazio si è evidentemente inceppato. La nostra iniziativa nasce dalla volontà di scuotere il sistema per riavviarlo in tempi rapidi” conclude Granieri.