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cronaca

Tentano di incassare 100 mila euro con vaglia contraffatto, denunciate due donne a Formia

La Polizia ha individuato anche una coppia che rubava corrispondenza per fare falsi contratti energetici

(foto Angelo Rozzano)

LATINA – Nel corso dei servizi di controllo del territorio predisposti dalla Questura di Latina, ieri mattina la Polizia di Formia ha ricevuto una richiesta di intervento al 113 presso l’Ufficio Postale di Formia in via Vitruvio dove il personale ha segnalato la presenza di due donne che stavano tentando di incassare un vaglia postale da 100 mila euro di dubbia provenienza. Gli agenti hanno immediatamente raccolto le perplessità del direttore che ha mostrato il vaglia intestato a una terza persona estranea a tutto. Inoltre la data di emissione del vaglia era quella del 6 aprile, mentre quella presente sulla matrice era del 2 maggio. Risultata evidente la falsificazione, il titolo di credito è stato posto sotto sequestro. Le due donne, M. S. e M. R. di Gaeta sono state arrestate per truffa.

Un’altra persona è stata denunciata per essere stato l’autore dell’ennesima truffa on line raccolta dal personale dell’Ufficio denunce del commissariato di Formia. E’ un uomo originario di Bari, con una tecnica consolidata: carpire la fiducia della vittima offrendo sul mercato prodotti a prezzi convenientie e con una serie di garanzie che poi vengono meno al momento della truffa.

Altri due soggetti, provenienti da Napoli sono stati denunciati per sostituzione di persona truffa dopo la querela presentata da una donna che lamentava un cambio di operatore non richiesto, per il contratto di fornitura del gas nella sua casa di Gaeta. Il nuovo operatore, la Società Enel Energia S.p.A., era in possesso di un modulo di adesione a nome della denunciante, e della bolletta del gestore precedente Eni Gas & Power relativa al periodo marzo – giugno 2016 che la querelante ha affermato non aver mai ricevuto. Secondo la ricostruzione, dunque, i due avevano sottratto la corrispondenza e poi compilato il modulo di adesione. Trovato e interrogato il titolare della agenzia gli agenti hanno appurato il meccanismo attraverso il quale si conclude il contratto e gli accorgimenti utilizzati da quella società per evitare le frodi. Il dipendente, venuto a conoscenza dei dati personali della donna attraverso la bolletta Eni prelevata dalla sua cassetta postale, per ottenere una provvigione, ha compilato il modulo di adesione Enel Energia, indicando nello spazio relativo al numero telefonico, l’utenza della propria compagna la quale, a sua volta, interpellata per la verifica dell’adesione contrattuale, ha finto di essere la denunciante, acconsentendo all’attivazione della nuova fornitura. La coppia originaria di Casoria, nota per analoghi precedenti di reato, è stata denunciata all’autorità giudiziaria.

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